mercoledì 17 maggio 2017

Blindness - Cecità di Fernando Meirelles, film drammatico tratto dal romanzo omonimo di José Saramago. Inquietante e angosciante, con bravi attori. Tuttavia rimane un po' sottotono e sfuggente

Oggi vi voglio parlare di un film di un po' di anni fa. Un film drammatico presentato a Cannes e tratto da un romanzo unanimemente considerato un capolavoro.
Mi riferisco a Blindness - Cecità di Fernando Meirelles.
Ecco la recensione:






Blindness - Cecità (Blindness) di Fernando Meirelles del 2008. Con Julianne Moore, Mark Ruffalo, Gael García Bernal, Danny Glover, Alice Braga, Yûsuke Iseya, Don McKellar, Sandra Oh. (121 min. ca.)
In una città non ben identificabile molte persone piano piano perdono la vista. Quello che si presenta davanti ai loro occhi è una luce bianca ovattata. Vengono colpiti da quello che parrebbe un virus anche un oculista (Ruffalo). Lui e le altre persone vengono portate man mano in un ex ospedale fatiscente. Solo la moglie dell'uomo (Moore) riesce ancora a vedere e si intrufola lì dentro fingendo lo stesso disturbo. Si scatenerà l'inferno quando queste persone dovranno cercare di sopravvivere in cattività in condizioni precarie. 




















Film drammatico tratto dall'omonimo e famosissimo romanzo (considerato un capolavoro) di José Saramago. 
Ambientazione suggestiva (le riprese sono state effettuate a San Paolo del Brasile, Montevideo, Ontario) e straniante, montaggio funzionale, fotografia peculiare e davvero di impatto. 
Gli attori sono bravissimi e in parte. Julianne Moore nel ruolo di guida, coscienza è impeccabile. Eppure c'è qualcosa di "irrisolto" (e non per la trama, assolutamente), che lascia perplessi e interdetti. Probabilmente l'atmosfera del libro era impossibile da ricreare e questa impalpabilità diventa un difetto. 
Resta il fatto che l'alienazione di questa umanità messa alle strette in questa piccola società ricreata in cui gli uomini prendono il sopravvento sulle donne e sugli altri pur di avere una razione di cibo, il delirio e lo scenario apocalittico, vengono resi egregiamente e sono davvero un pugno allo stomaco (come pure certe scene crudissime e violente. Oppure un'incursione di umorismo nero e disturbante inaspettata). 
Un film inquietante ed angosciante al pari di un horror e che è una bella metafora della vera società. Da vedere per curiosità. Consigliato. 


Voto: ***






Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











   
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