mercoledì 24 maggio 2017

Basic Instinct [Unrated Director's Cut] di Paul Verhoeven, poliziesco/thriller erotico piuttosto telefonato ma dalla giusta atmosfera e ricco di tensione. Sharon Stone è la protagonista perfetta e con Michael Douglas forma una bella coppia. La scena dell'interrogatorio senza biancheria intima è diventata istantaneamente cult

Oggi vi voglio parlare di un film di parecchi anni fa. Un film famosissimo, che non ha bisogno di presentazioni. Un film che ha fatto scandalo e ha avuto tanto successo.
Mi riferisco a Basic Instinct [Unrated Director's Cut] di Paul Verhoeven.
Ecco la recensione:





Basic Instinct [Unrated Director's Cut] di Paul Verhoeven del 1992. Con Michael Douglas, Sharon Stone, George Dzundza, Jeanne Tripplehorn, Denis Arndt, Leilani Sarelle, Bruce A. Young, Chelcie Ross, Dorothy Malone, Wayne Knight, Daniel von Bargen, Stephen Tobolowsky, Benjamin Mouton, Jack McGee. (128 min. ca.)
A San Francisco, Johnny Boz, ex star del rock, viene trovato ucciso con un punteruolo da ghiaccio durante una notte bollente di sesso estremo. Il detective Nick Curran (Douglas), dal passato travagliato ed ex consumatore di cocaina e alcol, interpella subito Catherine Tramell (Stone), scrittrice e psicologa amante di Boz che aveva descritto un omicidio del genere proprio in un suo libro di successo. Il fascino irresistibile della donna, bisessuale e ambigua, farà perdere la testa a Nick e metterà in difficoltà anche la sua indagine. 

















Poliziesco/thriller erotico (tra i più scandalosi della storia del cinema, dicono) scritto e diretto davvero egregiamente. 
Dall'impianto molto anni '90 e studiato a tavolino per creare un certo effetto allo spettatore, ricco di ingenuità (tipiche del genere e dell'epoca) e di prevedibilità, ha dalla sua una confezione perfetta e affascinante. 
Verhoeven sa sempre gestire la tensione in modo quasi maniacale, con i giusti tempi e creare atmosfere malate, torbide (ricordiamoci l'ultimo suo acclamatissimo lavoro, Elle*). 
Scene - coreografate - di sesso spintissimo, baci saffici, comportamenti fuori controllo e una protagonista, Sharon Stone che, per quanto criticata come attrice (che in realtà ha saputo dimostrare di essere brava, ad esempio in Casinò di Scorsese), per quanto possa non piacere, è perfetta. 
La scena cult dell'interrogatorio con le gambe accavallate senza biancheria intima è senza dubbio (e di dubbio gusto - mi si passi il gioco di parole - è vero) entrata negli annali e si fa ricordare anche da chi non ha visto la pellicola (ed oggetto di rifacimenti e parodie) e, ribadisce quanto sopra: la furbizia del prodotto, ma anche di Verhoeven, nel realizzare un film commerciale, nato per far parlare di sé. Eppure il regista sa come dirigere i suoi attori (anche Michael Douglas è in parte, come al solito, quasi specializzato in questi ruoli. Vedasi il precedente Attrazione fatale*), sa come muovere la macchina da presa.
Molte scene sono realmente ipnotiche (quella in discoteca su tutte). 
Ed anche se il pubblico ha subodorato e capisce immediatamente dove la trama andrà a parare, le dinamiche e gli snodi narrativi riescono comunque a coinvolgere facendo dimenticare queste banalità: si percepisce il divertimento nel depistare di continuo, nel tenere costantemente accesa l'attenzione, nel gettare indizi per poi riprenderseli. 
E se anche le situazioni sono telefonatissime con Catherine che implora piangendo Nick di far l'amore con lei davanti al fuoco di un camino come nei peggiori stereotipi delle soap opera, quel senso di strisciante mistero e cattiveria hanno la meglio. 
D'altronde, se la protagonista manipola le persone che frequenta, anche lo spettatore finirà nella stessa tela di seduzione. 
Verhoeven è subdolo e sadico e, a suo modo, sempre ironico. Ed in particolare questa versione non lascia nulla all'immaginazione, con sangue, nudi, linguaggio scurrile, pratiche di tutti i tipi. Colonna sonora ansiogena di Jerry Goldsmith.
Un film appassionante, coinvolgente, sul filo della perversione e ricco di suspense dall'inizio alla fine, e - di nuovo - un vero cult. 
Da vedere. Consigliato. (Ha avuto un seguito nel 2006 senza successo, com'era prevedibile). 

*Mie recensioni
Voto: ***/***1/2








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?













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