domenica 26 marzo 2017

Noi siamo infinito di Stephen Chbosky, dramma/teen movie (ma più di questo in realtà) e tratto dal romanzo dello stesso Chbosky. Delicato ed intenso, molto spesso ricattatorio e furbo, si riscatta per le ottime performance attoriali

Oggi vi voglio parlare di un film di qualche anni fa. Un film rivolto agli adolescenti ma molto coinvolgente anche per uno spettatore adulto. Un film che ha avuto molto successo di pubblico e di critica, con qualche pecca qua e là, ma molto ben diretto ed interpretato.
Mi riferisco a Noi siamo infinito di Stephen Chbosky.
Ecco la recensione:






Noi siamo infinito (The Perks of Being a Wallflower) di Stephen Chbosky del 2012. Con Logan Lerman, Emma Watson, Ezra Miller, Mae Whitman, Kate Walsh, Dylan McDermott, Melanie Lynskey, Zane Holtz, Nina Dobrev, Julia Garner, Johnny Simmons, Paul Rudd, Tom Savini, Joan Cusack, Nicholas Braun, Reece Thompson. (101 min. ca.)
Charlie (Lerman) sta per iniziare il liceo. È un ragazzo timido, chiuso in se stesso, con un passato molto traumatico e misterioso alle spalle. Farà amicizia con Sam (Watson), una ragazza all'apparenza piena di vita ma molto fragile per un passato altrettanto doloroso, e la cerchia di amici di lei. Intreccerà rapporti e storie d'amore riuscendo a riscattarsi, con qualche altra caduta dietro l'angolo...




















Film drammatico/teen movie tratto dal romanzo epistolare Ragazzo da parete dello stesso Chbosky.
Delicato ed intenso al contempo, è pieno di stereotipi sui giovani: i protagonisti sono veramente quanto di più disastrato ci possa essere.
Anche se plausibili in realtà, appaiono talvolta un po' forzati e caricati, per creare empatia con lo spettatore (che in effetti si identificherà), per farlo commuovere nei punti giusti. Si aggiunga anche la colonna sonora furba con le hit giuste (su tutte Heroes di David Bowie) ed il gioco è fatto.
Tuttavia ci sono molte cose che funzionano e che evitano alla pellicola di sembrare un telefilm allungato: una sceneggiatura solida, non prolissa o verbosa.
Certo, quella sottile malinconia che la pervade diventa alcune volte davvero troppo pedante, ma si fa perdonare. Soprattutto grazie agli attori davvero in parte e ben diretti.
Logan Lerman è perfetto per il ruolo dell'introverso e disturbato: mai sopra le righe, misurato ed espressivo. Emma Watson regala una performance briosa, appassionata, sentita, veramente di impatto (e anche qui ha dei numeri di ballo simpatici, per non parlare del momento Rocky Horror Picture Show) e riesce a dare al suo personaggio molte sfumature. Convincente. Ezra Miller è come sempre meraviglioso: qui nei panni del simpaticone (con un "segreto", anche lui). Gli altri fanno la loro parte. Sempre bello rivedere, anche se una frazione di secondo, Joan Cusack.
Un film che è un romanzo di formazione, talvolta patetico, talvolta ingenuo (ma non sono così gli adolescenti?), ricattatorio a tratti e in altri sorprendentemente profondo e di grande sensibilità.
La voce narrante - che ci doveva essere per forza, data l'origine dell'opera - alla lunga infastidisce. Comunque piacevole, coinvolgente, con personaggi ben caratterizzati.
Da vedere (in lingua originale se possibile). Consigliato.


Voto: ***




Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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