sabato 20 febbraio 2016

Una pura formalità di Giuseppe Tornatore, giallo/noir surreale avvolto in un alone di mistero. Con due ottimi protagonisti: Gérard Depardieu e Roman Polanski

Oggi vi voglio parlare di un film di qualche anno fa. Un film italiano di un autore molto amato che qui dirige due protagonisti internazionali.
Mi riferisco a Una pura formalità di Giuseppe Tornatore.
Ecco la recensione:




 
Una pura formalità di Giuseppe Tornatore del 1994. Con Gérard Depardieu, Roman Polanski, Sergio Rubini, Nicola Di Pinto, Paolo Lombardi, Maria Rosa Spagnolo, Tano Cimarosa. (108 min. ca.)
Un colpo di pistola, un uomo (Depardieu) che corre nel bosco, sotto la pioggia ansimando. Viene fermato da dei militari che gli chiedono i documenti (che ovviamente non ha) e viene scortato in centrale per essere interrogato dal commissario (Polanski). Solo per una formalità, dato che c'è stato un omicidio in quella zona. Si verrà a sapere presto che l'uomo è Onoff, un famoso scrittore, il quale, durante la giornata sembra aver litigato con la sua ex moglie. Il mistero si farà sempre più fitto e l'interrogatorio porterà porterà alla luce elementi contraddittori. 













Pellicola a metà strada tra il poliziesco/giallo/noir con una punta di fantastico, dai toni surreali. 
La vicenda è raccontata benissimo, tutti i personaggi sono introdotti con i tempi giusti, ci sono cambiamenti repentini degli eventi, colpi di scena a non finire. 
Tornatore si impegna (è autore sia del soggetto che della sceneggiatura che del montaggio, oltre che della regia) regalando momenti di pura suggestione (anche per l'ambientazione così sinistra. La centrale è una cascina malmessa con la pioggia che filtra dal tetto) e sa dirigere benissimo gli attori: tutti e due perfetti e detestabili. I loro botta e risposta, la loro interazione è impeccabile, ritmata. Davvero due prove eccezionali. Anche Rubini nel ruolo del giovane gendarme è appropriato. Tutti gli altri fanno la loro. 
È un film ambizioso, con alcune trovate registiche e di scrittura molto interessanti (i flashback con montaggio serrato), che tuttavia si perde proprio sul più bello, con un finale sì sorprendente ma anche tirato via. Inoltre sembra essere di poco respiro fin dall'inizio. 
Eppure funziona, affascina e coinvolge ovviamente per la trama in sé ma anche per il clima così irreale. Crea un effetto straniante e lo spettatore rimane rapito. 
Sicuramente è molto originale. Bella musica di Morricone. Depardieu canta Ricordare, la canzone sui titoli di coda. 
Da vedere. Consigliato. 


Voto: ***/***1/2







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











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