domenica 7 febbraio 2016

Straight Outta Compton di F. Gary Gray, film biografico/musicale sulle varie fasi della carriera del gruppo hip-hop Compton N.W.A.. Belle atmosfere e ambientazioni, bravi gli attori, bella confezione, ma la storia ha poco di interessante (perché normale, piena di cliché)

Oggi vi voglio parlare di un film recente. Un film biografico su un gruppo hip-hop.
Mi riferisco a Straight Outta Compton di F. Gary Gray.
Ecco la recensione:





Straight Outta Compton di F. Gary Gray del 2015. Con O'Shea Jackson Jr., Corey Hawkins, Jason Mitchell, Aldis Hodge, Neil Brown, Jr., Paul Giamatti, Marlon Yates Jr., Corey Reynolds, Nate Ellington, Keith Stanfield. (147 min. ca.)
La scalata verso il successo e le varie fasi della carriera dei componenti del gruppo hip-hop Compton N.W.A. (il titolo è preso dall'omonimo loro primo album). 










Film biografico/musicale che non racconta nulla di nuovo. 
I cliché di come "nasce una stella" e soprattutto di persone immischiate in problemi familiari, di droga, ormai lontani o che continuano a bussare alla porta, sono scontati e trattati come tali. È interessante vedere come questi ragazzi "di strada" con voglia di fare si siano fatti strada nel mondo della discografia, dei vari inghippi con i contratti, degli scontri con la polizia per i testi (proprio contro le istituzioni) e con i componenti del gruppo, però c'è troppo autocompiacimento nel mostrare tutto ciò. 
Un punto a favore per la verosimiglianza delle vicende e per la naturalezza che hanno tutti gli attori nell'interpretare i loro personaggi. Menzione speciale per Paul Giamatti nel ruolo del manager Jerry Heller: sempre molto espressivo e in parte. 
Perfette anche le atmosfere, le ambientazioni (dal "degrado" iniziale al benessere dopo la notorietà). Allo spettatore sembrerà di rivivere gli anni ('80) dell'hip-hop più puro fino a quello più commerciale, meno sincero (sempre meglio di quello odierno però). 
Nonostante ciò i difetti non sono di poco conto. Ad esempio i dialoghi sono piatti e alcune scene madri sono telefonate e forzatamente strappalacrime. 
Comunque è stato fatto un buon lavoro con la sceneggiatura: i passaggi sono chiari e i salti temporali non pesano (ma da qui a vincere l'Oscar come Migliore Sceneggiatura Originale ce ne passa). 
Il ritmo è altalenante, c'è qualche prolissità, ma tutto sommato non ci sono intoppi: Gray sa quel che fa. Sfiziosa anche la colonna sonora (a chi piace il genere, ovviamente). 
Peccato che, come già detto, la storia sia sempre la stessa e non offra né spunti di riflessione né qualcosa di illuminante e geniale. 
Inoltre, se non si è fan dei Compton N.W.A., di Ice Cube, Dr. Dre, Eazy-E (morto di AIDS) e compagnia... "rappante", ci si chiede veramente quale sia l'utilità dell'opera se non l'autocelebrazione, per l'appunto. 
Un film modesto, senza guizzi, ma ben confezionato. 
Da vedere per curiosità. Consigliato a metà. 


Voto: **1/2/***






Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











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