martedì 16 febbraio 2016

Leviathan di Andrej Zvjagincev, film maestoso e intelligente, visivamente di impatto, con una storia mai banale e attori perfetti. Un gioiello

Oggi vi voglio parlare di un film recente. Un film russo davvero ben realizzato, di grande impatto, con una trama che si snoda in modo impeccabile.
Mi riferisco a Leviathan di Andrej Zvjagincev.
Ecco la recensione:




Leviathan (Левиафан) di Andrej Zvjagincev del 2014. Con Aleksej Serebrjakov, Vladimir Vdovičenkov, Roman Madjanov, Elena Ljadova, Anna Ukolova, Sergej Pochodae, Aleksej Rozin. Russia. (140 min. ca.)
Kolya (Serebrjakov) vive in un tranquillo villaggio sul Mare di Barents con suo figlio Roman (Pochodae) e la sua seconda moglie Lilya (Ljadova). Il sindaco corrotto Vadim (Madjanov) richiede l'esproprio delle proprietà (ovviamente anche la casa) per suo tornaconto. A quel punto Kolya chiama Dima (Vdovičenkov) un avvocato suo amico che comunque non riesce a risolverlo ed anzi, gli complicherà ancor più la vita iniziando una relazione proprio con Lilya. 













Ambientato in un paesaggio ancestrale che però comincia ad essere contaminato dalla modernità (enormi tralicci, bidoni di benzina nel mare) e dalla mano dell'uomo, è una pellicola toccante e lucidissima sulla mancanza di giustizia e come la fede sia una contraddizione in termini (il sindaco frequenta la chiesa, prega, eppure è un essere ignobile). 
Tempi dilatati, scene di vita quotidiana rappresentate con incredibile realismo (anche i dialoghi sono veri, per niente artefatti), una sceneggiatura perfetta che racconta una storia imprevedibile, in continua evoluzione, per niente banale come potrebbe sembrare. 
E degli attori che con altrettanta naturalezza ed espressività riescono a dar corpo a dei personaggi bellissimi perché imperfetti, con molte debolezze (ma anche dei pregi. Ovviamente non da parte del sindaco). 
È un film sull'amicizia, sull'essere genitori, con un'attenzione particolare sul rapporto uomo-natura. È viscerale ma al contempo riflessivo. 
Un film sugli uomini, una vera e propria parabola. Straziante e intelligente. 
La regia di Andrej Zvjagincev è assolutamente perfetta: non una sbavatura. 
Solo bellezza (delle immagini) e cattiveria, inquietudine miste a tristezza (della vicenda). Mai colpi bassi o scene gratuite. 
Musiche inconfondibili e sontuose di Philip Glass. 
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo. 


Voto: ****





Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?










Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata

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