Mi riferisco a π - Il teorema del delirio di Darren Aronofsky.
Ecco la recensione:
Pi greco - Il teorema del delirio
(π o Pi) di Darren Aronofsky del 1998. Con Sean Gullette, Mark Margolis, Ben
Shenkman. (84 min. ca.)
Max Cohen (Gullette) è un matematico che vive a Chinatown
sempre in preda a crisi di emicrania per aver guardato troppo il sole
all'età di sei anni. Tramite computer cerca di trovare una sequenza
di numeri che portano alla conoscenza dell'esistenza umana, essendo
lui ossessionato dal fatto che i numeri siano insiti in ogni cosa e
analizzando anche le più piccole cose emergono schemi e spirali. Le
sue teorie interesseranno a Wall Street e a un gruppo di rabbini.
Primo film di Aronofsky. Indipendente, a basso costo e caratterizzato
da un bianco e nero sgranato e dall'uso massiccio di camera a spalla,
effetti e filtri che ben si integrano nella vicenda e rendono l'idea
della mente geniale ma confusa di Max, la ripetizione di scene come
dei pattern e l'invadenza (nel senso positivo del termine) del tema
principale di Clint Mansell e di brani trance di Aphex Twin, Oval,
Massive Attack.
Inquietante e molto diretto, ha una buona
sceneggiatura che a volte sembra non portare a niente ma è sempre
molto coerente. Ottimo il montaggio.
Bravo e perfettamente in parte
Sean Gullette (sceneggiatore insieme ad Aronofsky).
Un'opera prima notevole, un film paranoico in misura
giusta (la paranoia ricorrerà in tutti i lavori del regista) e
realmente affascinante.
Da vedere assolutamente. Consigliato.
Voto: ***1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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