martedì 14 ottobre 2014

CULT: I guerrieri della notte di Walter Hill, film in una New York notturna con le bande della città che si danno la caccia. Toni fumettistici, situazioni incalzanti ed ironia per una pellicola che ha fatto scuola

Oggi vi voglio parlare di un film interesante e particolare. Un cult.
Mi riferisco a I guerrieri della notte di Walter Hill.
Ecco la recensione:




 
I guerrieri della notte (The Warriors) di Walter Hill del 1979. Con Michael Beck, James Remar, Dorsey Wright, David Harris, Roger Hill, David Patrick Kelly, Tom McKitterick, Terry Michos, Thomas G. Waites, Ginny Ortiz, Marcelino Sánchez, Paul Greco, Brian Tyler, Lynne Thigpen, Deborah Van Valkenburgh. (93 min. ca.)
Tratto dal romanzo di Sol Yurick. Nel Bronx si riuniscono tutte le bande criminali della città di New York che ne controllano i vari quartieri. Il bel raduno apparentemente pacifico viene sconvolto dall'uccisione di Cyrus, il capo supremo, da parte di Luther (Kelly) della banda dei Rogues che dà la colpa a Cleon (Wright), capo dei Warriors (Guerrieri). A quel punto tutti scappano ed effettivamente i componenti dei Warriors vengono inseguiti e ricercati sia dalla polizia che dalle altre bande che hanno creduto alla parola di Luther. Con Swan (Beck) come nuovo capo se la daranno a gambe per poter arrivare in salvo a Coney Island, correndo, affrontando nemici, prendendo più volte la metropolitana. Riusciranno a farsi valere e a chiarire l'equivoco.






























Film notturno (come molti altri film dell'epoca e anni successivi. Sullo stesso stile si recuperi 1997: fuga da New York* di Carpenter), in cui la chiave è la caccia gatto-topo con tutti gli stereotipi del caso (i cattivi ma stupidi e i cattivi con dignità e una loro etica) e funziona proprio perché sono ben caratterizzati pur rimanendo molto fumettistici (appaiono delle vere e proprie vignette come nei comics. In questo era molto avanti).
Ciò che colpisce inoltre è lo sfruttamento degli spazi, che siano strade, parchi o l'interno delle stazioni della metro. Luoghi claustrofobici nei quali i protagonisti si sanno destreggiare muovendosi con circospezione.
Coinvolgente, ritmato (grazie al montaggio perfetto) e con una sceneggiatura semplice e lineare, riesce a coinvolgere e a non annoiare per l'assenza di prolissità (è anche di breve durata), per quella punta di ironia - che vuole dire allo spettatore di non prendere sul serio le situazioni proposte - e per la musica incalzante e accattivante.
Degli attori pressoché sconosciuti, spiccano per forza di cose Michael Beck, all'altezza del suo ruolo e l'antipatico David Patrick Kelly, che ha la faccia giusta.
Diventato un vero e proprio cult (anche per incidenti vari quando fu distribuito nelle sale), è puro intrattenimento piacevole.
Da vedere anche solo per curiosità. Consigliato.

* Mia recensione

Voto: ***









Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?










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