mercoledì 29 ottobre 2014

CULT: Convoy - Trincea d'asfalto di Sam Peckinpah, western moderno su strada con i camion al posto dei cavalli. Personaggi sterotipati per un divertissement strambo e godibile

Oggi vi voglio parlare di un film cult. Un on the road di un grande autore. Ma anche un divertissement da non prendere troppo sul serio.
Mi riferisco a Convoy - Trincea d'asfalto di Sam Peckinpah.
Ecco la recensione:




 
Convoy - Trincea d'asfalto (Convoy) di Sam Peckinpah del 1978. Con Kris Kristofferson, Ali MacGraw, Ernest Borgnine, Burt Young, Madge Sinclair, Franklyn Ajaye, Brian Davies, Seymour Cassel, Cassie Yates. (106 min. ca.)
In Arizona, Anatra di Gomma (Kristofferson) camionista conosciuto nell'ambiente, viene fermato inseme ai suoi amici Spider Mike (Ajaye) e Maialotto (Young) dallo Sceriffo Papà Orso (in originale Cottonmouth, Mocassino d'Acqua) Lyle (Borgnine) e multato. Da allora cominceranno a vendicarsi innescando dapprima una rissa in un bar e poi fuggendo ad alta velocità e infrangendo tutte le leggi stradali. Finirà male (per la polizia).


















Un film sperimentale ispirato dalla canzone country Convoy di C. W. McCall del 1975.
Come è stato detto, è un film piuttosto sperimentale. Ossia un western moderno su strada con i camion al posto dei cavalli (e in effetti compare anche la famosa centrale dello Sceriffo).
Il risultato è alquanto strano.
Belle panoramiche e carrellate dei paesaggi del sud degli Stati Uniti e del Messico, tanta azione, fughe e inseguimenti dall'inizio alla fine, una storia d'amore scialba e infilata senza troppe moine. Ci sono tutti gli ingredienti di un western in effetti.
Un on the road senza pretese, divertente ma anche banale, un divertissement con il cattivone che alla fine si fa anche una bella risata.
Kris Kristofferson è perfetto nel ruolo del rozzone intrepido e sbruffone ma tuttavia sensibile, Borgnine è altrettanto in parte: con una faccia come la sua è difficile non esserlo. La MacGraw relegata in un ruolo scialbissimo e non memorabile.
Un film dal linguaggio colorito (in lingua originale come doppiato. E in questo caso il doppiaggio è azzeccato, con voci un po' troppo caratterizzate ma decisamente adeguato allo spirito della pellicola) semplice semplice ma con alcune sequenze realmente suggestive con i camion che spazzano via case, auto della polizia, la centrale di cui sopra e si fanno strada nella polvere.
Nel suo piccolo davvero un cult.
Da vedere assolutamente. Consigliato.


Voto: ***











Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











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