martedì 21 ottobre 2014

Avatar, colossal di James Cameron in grafica 3D per una storia troppo fracassona e con una sceneggiatura piena di voragini. Sopravvalutato

Oggi voglio parlarvi di un film campione di incassi e divenuto famoso per la grafica 3D, che invece latita per la storia e per la sceneggiatura debole.
Mi sto riferendo ad Avatar di James Cameron.
Ecco la recensione:





Avatar di James Cameron del 2009. Con Sam Worthington, Zoë Saldaña, Stephen Lang, Sigourney Weaver, Michelle Rodriguez, Laz Alonso, Joel Moore, Giovanni Ribisi, CCH Pounder, Wes Studi, Dileep Rao, Matt Gerald. (161/170/178 min. ca.)
Nel 2154, Pandora, luna di Polifemo e diventata colonia della Terra, è in pericolo. Infatti gli umani della RDA, vogliono sfruttare l'Unobtainium, minerale che potrebbe risolvere la crisi energetica. Per farlo devono distruggere la foresta dei Na'vi, la popolazione indigena umanoide che la abita. Per entrare in contatto con loro e avere la strada spianata, prendono, tra gli altri, l'ex marine paralizzato Jake Sully (Wothington), gli danno un avatar, ossia un clone di un Na'vi senza vita e lo collegano a lui. Il ragazzo all'inizio seguirà i comandi del Colonnello Miles Quaritch (Lang), scontrandosi un po' con la Dottoressa Grace (Weaver), ma poi da Na'vi, innamoratosi di Neytiri (Saldaña) e imparando a conoscere la popolazione e la natura incontaminata del posto, deciderà di schierarsi contro la missione iniziale. Diventerà una lotta anche personale.

























Favola ambientalista che mescola fantascienza e azione, è un film valido soprattutto per la grafica 3D, le animazioni perfette, la fotografia di Mauro Fiore, montaggio, effetti speciali e tutto ciò che concerne il lato tecnico.
Dal punto di vista narrativo e della sceneggiatura invece crolla a picco. Se all'inizio la storia sembra interessante e coinvolgente (nonostante un certo déjà vu. Addirittura ci sono somiglianze con il cartone Ferngully - Le avventure di Zak e Crysta) per il tema, per l'ambientazione e la bellezza delle immagini, più si arriva alla fine, maggiormente diventa scontato, dalla morale spicciola, con situazioni prevedibili (la storia d'amore, inevitabile è da film d'animazione vero e proprio).
E il finale fracassone peggiora le cose. Oltretutto, il Colonnello Quaritch è uno stereotipo vivente: troppo bidimensionale (si permetta il termine).
I protagonisti si impegnano (anche se sono anonimi. Almeno ci sono, per poche scene purtroppo, Sigourney Weaver e Giovanni Ribisi - anche lui però troppo macchiettistico - a sollevare la qualità recitativa), è palese il dispiego di mezzi e di energie, ma è tutto troppo finto, poco ispirato nonostante la tematica di base universale e sempre valida: è la storia al servizio della tecnologia e non il contrario.
Una pellicola per famiglie, costruita per strabiliare il pubblico, commerciale all'ennesima potenza, con musica di James Horner dozzinale (il tema portante poi è dimenticabile), dialoghi mosci. Noioso e prolisso. Un vero e proprio spreco.
Da vedere per curiosità (magari in 3D. Bisogna ammettere che perde molto in home video). Consigliato a metà.


Voto: **1/2








 Il trailer:









Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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