martedì 9 settembre 2014

Tracks di John Curran, film che racconta il vero viaggio - dal deserto australiano all'Oceano Indiano - intrapreso negli anni settanta da Robyn Davidson. Un po' fine a se stesso, è tutto basato sull'interpretazione dell'espressiva Mia Wasikowska

Oggi vi voglio parlare di un film che aspettavo di vedere da un anno ma che mi ha deluso abbastanza. Tutto fumo e niente arrosto, direi.
Mi sto riferendo a Tracks di John Curran.
Ecco la recensione:




 
Tracks - Attraverso il deserto (Tracks) di John Curran del 2013. Con Mia Wasikowska, Adam Driver. (112 min. ca.) 
La (vera) vicenda di Robyn Davidson (Wasikowska) che nel 1977 attraversò il deserto australiano fino ad arrivare all'Oceano Indiano. Intraprese il viaggio con tre cammelli e il suo cane Diggity. Sporadicamente riceverà le "visite" di Rick Smolan (Driver), fotografo reporter che darà gli scatti alla National Geographic. Farà amicizia con un abitante del posto che la aiuterà ad affrontare una parte di strada. 

























Film - quasi un documentario - che si basa tutto sulla protagonista (una fantastica Mia Wasikowska, perfettamente calata nella parte, espressivissima). 
I tempi sono molto dilatati e nonostante le buone intenzioni, la storia non riesce mai del tutto a prendere poiché, come ha ribadito anche la stessa Davidson, la sua voglia di partire non era legata a nessun motivo particolare (anche se la pellicola ci fa vedere quanto la sua infanzia sia stata infelice), senza scopi puramente catartici (o almeno non il primo). Quindi rimane un po' fine a se stessa. 
E' vero che ci sono delle scene drammatiche che sollevano l'attenzione, ma sono anche troppo telefonate, prevedibili e un po' ricattatorie. Anche gli stereotipi sono adoperati con troppa facilità. 
E con troppa facilità la vicenda finisce e lascia con l'amaro in bocca, seppur dimostrando che si può fare cinema avendo pochi elementi e dei bei paesaggi. 
Purtroppo però non basta e il talento della Wasikowska non riesce a salvare un film un po' convenzionale, che sa di già visto (colpa di una sceneggiatura non propriamente solida e il regista si adagia). 
Certo, se si pensa che una giovane donna aveva fatto una scelta coraggiosa in anni non sospetti forse la cosa prende un altro peso. Comunque manca qualcosa. Colonna sonora invadente. 
Da vedere per curiosità. (Presentato in concorso alla 70a Mostra del Cinema di Venezia). 


Voto: **1/2








Adam Driver, vincitore della Coppa Volpi alla recente Mostra del Cinema per Hungry Hearts di Saverio Costanzo


Mia Wasikowska con la vera Robyn Davidson




Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











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