Mi sto riferendo a Ritorno a Cold Mountain di Anthony Minghella.
Ecco la recensione:
Ritorno a Cold Mountain (Cold Mountain) di
Anthony Minghella del 2003. Con Jude Law, Nicole Kidman, Renée
Zellweger, Eileen Atkins, Kathy Baker, Brendan Gleeson, Philip
Seymour Hoffman, James Gammon, Natalie Portman, Giovanni Ribisi,
Charlie Hunnam, Jack White, Donald Sutherland, Ray Winstone, Emily
Deschanel, Jena Malone, Lucas Black, Tom Aldredge, Ethan Suplee,
James Rebhorn, Cillian Murphy. (148 min. ca.)
Cold Mountain, North Carolina. Durante
la Guerra di Secessione Ada (Kidman), ricca, posata e affascinante
figlia del reverendo Monroe (Sutherland) aspetta il ritorno del suo
fidanzato (che non conosceva un granché ma di cui si era innamorata,
ricambiata), il timido carpentiere Inman (Law), arruolatosi tra i
sudisti. Nel frattempo verrà aiutata nella ricostruzione della sua
dimora da Ruby (Zellweger), una rude ma volonterosa e simpatica
ragazzotta. Dovranno fare i conti con gli uomini che cercano i
disertori.
Tratto dal romanzo di Charles Frazier, è un film epico di
guerra in bilico tra il sentimentale e il drammatico. Girato
benissimo, con una bellissima ambientazione (e fotografia) fra la
campagna e i boschi, curato nei particolari (costumi, ecc...), è un
polpettone indigesto, prolisso e troppo patinato, con dialoghi
fintissimi, scene altrettano telefonate, violenza a volte fine a se
stessa e una infinita serie di tragedie che non danno tregua ai
protagonisti.
Grandissimo cast sprecato. La Kidman - che a quel tempo
aveva ancora l'espressività facciale - è in parte. Non le riusciva
difficile il ruolo della bella e fragile donna che deve imparare ad
affrontare le difficoltà che una guerra porta, Jude Law si impegna
anche se spesso sembra un po' distaccato e finto. Renée Zellweger è
insospettabilmente brava in un ruolo un po' furbo, detestabile e
amabile al contempo (probabilmente è l'unico personaggio con il
quale lo spettatore può avere un punto di contatto). Oscar come
Migliore Attrice Non Protagonista abbastanza meritato (compare
veramente troppo poco ed è comunque sopra le righe, ma si sa come
viene assegnato questo premio). Gli altri fanno la loro figura.
E'
proprio l'essere studiato a tavolino per raccontare la solita storia
dei due amanti che si ricongiungono, con peripezie a non finire e la
guerra di mezzo, ad essere insostenibile. L'artificiosità degli
eventi che si susseguono e lo stile riconoscibilissimo di Minghella
che riesce a rendere patetiche anche le scene più emozionanti e
drammatiche, non aiutano a rendere godibile la pellicola, nonostante
gli sforzi evidenti.
C'è un grande dispendio di energia che però
non viene indirizzato nel modo giusto. E come ne Il paziente inglese* ci si commuove a comando senza mai riuscire ad
empatizzare veramente con Ada e Inman.
E' il classico film
hollywoodiano (dispiace constatare che Sydney Pollack ne sia il
produttore) da portare agli Oscar, realizzato impeccabilmente, con
attori di fama, bellocci e in voga al momento, ma che non aggiunge
nulla cinematograficamente né dà nulla al pubblico.
Da vedere per
curiosità. Consigliato solo a chi ama questo genere.
*Mia recensione
Voto: **
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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