Mi riferisco a L'appartamento spagnolo di Cédric Klapisch.
Ecco la recensione:
L'appartamento spagnolo (L'Auberge espagnole) di Cédric Klapisch del 2002. Con Romain Duris, Judith Godrèche, Cécile de France, Kelly Reilly, Cristina Brondo, Federico D'Anna, Kevin Bishop, Audrey Tautou, Barnaby Metschurat. (122 min. ca.)
Xavier (Duris), ragazzo francese studente
di economia, decide di andare a Barcellona per l'Erasmus e così
riuscire a specializzarsi ed imparare lo spagnolo per poi entrare
direttamente a lavorare al Ministero delle Finanze grazie a delle
conoscenze. All'inizio è un po' spaesato e triste (anche per aver
dovuto abbandonare momentaneamente la fidanzata Martine, interpretata
dalla Tautou) ma piano piano si ambienterà anche grazie ai
coinquilini con cui dividerà un appartamento disordinatissimo e
variegato (sono presenti infatti ragazzi da ogni parte d'Europa).
Tornato a casa e appena avuto il posto di lavoro deciderà però di
mandare tutto all'aria e di diventare uno scrittore partendo proprio
a raccontare la sua avventura in Spagna.
Commedia semplice ma
divertente con il protagonista che fa anche da narratore ed è
l'anello di congiunzione di tutta la storia.
Diretto abbastanza bene
con uno stile asciutto e grezzo, riesce a dare l'idea di cosa sia
vivere e studiare in un'altra città o addirittura in un altro Paese.
E' una pellicola che vive di stereotipi (già il fatto che ci siano
tante nazionalità diverse con altrettanti modi diversi di vivere, di
vedere le cose, con difficoltà di linguaggio) ma li sa sfruttare
bene, ci gioca e fa divertire anche lo spettatore che si sente subito
coinvolto nelle vicende - anche queste piene di cliché - del gruppo.
Vengono usati espedienti terra terra, equivoci e tradimenti scontati
che però non sono distanti dalla realtà e aiutano a rafforzare la
trama.
Duris ha una faccia da schiaffi e si fa subito prendere in
simpatia ed anche gli altri sembrano essere molto naturali (anche
l'italiano Federico D'Anna).
C'è qualche buco di sceneggiatura, il
finale è molto affrettato con i tempi troppo condensati ma rimane
comunque un prodotto piacevole anche per il suo modo leggero e
simpatico nel parlare di integrazione.
Da vedere per curiosità.
Consigliato. (Ha avuto anche un seguito Bambole Russe del
2005).
Voto: **1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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