Mi riferisco a Dietro i candelabri di Steven Soderbergh.
Ecco la recensione:
Dietro i candelabri (Behind the Candelabra) di Steven
Soderbergh del 2013. Con Michael Douglas, Matt Damon, Rob Lowe, Dan
Aykroyd, Scott Bakula, Debbie Reynolds. (118 min. ca.)
Film (HBO per la tv, dato che
- in America, non qui - non sono riusciti a farlo distribuire anche
nelle sale per il tema trattato e per il personaggio, un "mito"
americano) che racconta la vita del pianista
virtuoso/intrattenitore/showman Liberace (Douglas) dal 1977 al 1984,
anno della sua scomparsa per AIDS. Dal 1877 al 9181 aveva avuto una
relazione importante con Scott Thorson (autore della biografia da cui
è tratta la pellicola. Qui è interpretato da Damon), giovane che
diventerà il suo "valletto" e autista.
Ambientazioni
kitsch, mobilio kitsch, oggettistica kitsch, costumi kitsch, tutto
sopra le righe come il protagonista, ma mai di cattivo gusto. La
cosa sorprendente è proprio la lucidità, la misura, la
coerenza di tutti gli elementi: prima fra tutti la regia. Soderbergh
poche volte ha avuto tale polso, dirigendo la storia con basso
profilo, usando camera fissa e a spalla (quest'ultima quando Thorson
era strafatto di droga e pastiglie ad esempio) in maniera funzionale.
Montaggio altrettanto perfetto, costumi e scenografie ovviamente
curatissime nei minimi particolari e attori davvero straordinari.
Michael Douglas stupisce nel ruolo dell'omosessuale (che all'epoca
aveva dovuto nascondere la propria natura al pubblico) Liberace. Lo
segue a ruota Matt Damon. Tutti e due così naturali da non sembrare
quasi più ad un certo punto una coppia gay, ma due persone che hanno
una relazione, punto. Mini ruoli anche per Aykroyd e Debbie Reynolds
(la quale era veramente amica di Liberace) nel ruolo della madre. Simpatico il personaggio del chirurgo estetico tiratissimo interpretato da Rob Lowe.
Coinvolgente e divertente, è una biografia affascinante, onesta,
coraggiosa (per le scene di baci e sesso, anche se per quanto
riguarda queste ultime non viene mostrato praticamente niente) e
ben fatta (cosa rarissima per il genere e per la bizzarria del
protagonista).
Consigliatissimo. Da vedere assolutamente.
***1/2
I veri Liberace e Thorson:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata)
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