giovedì 22 maggio 2014

Cose Nostre - Malavita, commedia farsesca di Luc Besson che gioca sulla citazione e sugli stereotipi dei film di mafia virando sull'azione. Bravi i protagonisti, deludente il finale

Oggi voglio parlarvi di un film recente di un autore molto considerato che sulle prime mi aveva divertito ma che nel finale mi ha deluso parecchio. Tuttavia non lo boccio totalmente.
Mi riferisco a Cose Nostre - Malavita di Luc Besson.
Ecco la recensione:




Cose Nostre - Malavita (The Family) di Luc Besson del 2013. Con Robert De Niro, Michelle Pfeiffer, Tommy Lee Jones, Dianna Agron, John D'Leo, Domenik Lombardozzi. (111 min. ca.)
Giovanni Manzoni (De Niro), mafioso, italoamericano, si trasferisce con la famiglia (Pfeiffer, Agron, D'Leo) in Normandia sotto copertura dopo aver, ovviamente, testimoniato contro i suoi capi. Si mette addirittura a scivere le sue memorie. Nonostante la protezione (un po' ingombrante) dell'agente dell'FBI Stansfield (Lee Jones), le tracce lasciate soprattutto dai figli, i suoi nemici daranno loro la caccia. 









Commedia farsesca (adattamento del romanzo di Tonino Benacquista) che parodizza i film di mafia utilizzando tutti i cliché possibili ed è piena di citazioni. A parte che Scorsese è il produttore esecutivo e quindi viene menzionato nella scena del cineforum con Quei bravi ragazzi e De Niro ne tesse (ovviamente) le lodi. Ma possiamo trovarne altre e il solo fatto che venga menzionato Qualcuno verrà di Vincente Minnelli come uno dei capolavori del cinema americano classico è commovente (* è nella top ten della sottoscritta). Tutto con con umorismo e vivacità.
E' diretta molto bene, ha scene realmente divertenti, sembra un film alla Due sotto il divano e vanta un cast eccezionale. De Niro è come al solito fantastico nelle pellicole di questo genere senza però sfoggiare quelle faccette che ultimamente lo facevano sembrare la caricatura di se stesso. La Pfeiffer (perennemente sottovalutata) è anche lei come sempre in gamba. Si impegna, è espressiva e simpatica. Inoltre è piacevole vederli recitare insieme. Tommy Lee Jones fa pochissimo ma è sempre un piacere rivederlo. Dei due figli forse il migliore è il ragazzino D'Leo: molto in parte e credibile. Ha una piccolissima parte anche Lombardozzi, che non dirà quasi niente a nessuno che non abbia visto la serie cult The Wire (anche qui interpreta uno dei "sorveglianti". Dell'FBI stavolta).
Sceneggiatura inappuntabile fino a tre quarti.
Ed è proprio quasi alla fine che viene enfatizzato tutto troppo, divenendo sopra le righe, esagerando con le scene d'azione. Non che ci si aspettasse del realismo visti i toni, ma neanche scene con i due figli che diventano gli eroi della situazione compiendo una strage con mitra e pistole o che crollasse la casa con Giovanni all'interno che si salva miracolosamente. E' un peccato perché la tensione c'era, ma il risolvere con un happy end scontato (come le gag che ad un certo punto smettono anche di divertire e annoiano) una trama ben più ricca è un difetto imperdonabile.
Tuttavia non è un film da buttare e per una serata di svago in totale relax ci può stare.
Merita sicuramente una visione.


Voto: **1/2
















Il trailer:






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?










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