lunedì 18 agosto 2014

L'amica delle 5 ½ di Vincente Minnelli, commedia musicale anomala e maltrattata in post-produzione con una straripante e simpatica Barbra Streisand e un legnosetto Yves Montand. Fantasiosa ma sottotono

Oggi voglio parlarvi di un film musicale di parecchi anni fa un po' strano e non particolarmente bello, che ha avuto varie vicissitudini in post-produzione.
Mi rifereisco a L'amica delle 5 ½ di Vincente Minnelli.
Ecco la recensione:






L'amica delle 5 1/2 (On a Clear Day You Can See Forever) di Vincente Minnelli del 1970. Con Barbra Streisand, Yves Montand, Bob Newhart, Larry Blyden, Simon Oakland, Jack Nicholson, John Richardson. (129 min. ca.)
Daisy Gamble (Streisand), una studentessa "infiltrata" durante una lezione universitaria del professore Chabot (Mondand), uno psichiatra, sperando in un consulto per la sua dipendenza dalle sigarette, comincia a sottoporsi a sedute di ipnosi. Già in classe la ragazza aveva dimostrato particolari doti sensoriali ma successivamente dimostrerà di essere sia preveggente che la reincarnazione di Lady Melinda Winifred Waine Tentrees, un'avventuriera e seduttrice del 1800. Chabot si innamorerà di questa Melinda e a sua volta Daisy si innamorerà di lui anche per via del transfert. Scopriranno di essersi già conosciuti in una vita... futura. 





















Film ibrido: un po' musical, un po' commedia con il consueto stile classico di Minnelli (forse è vero che in questo genere avrebbe dovuto rinnovarsi), ossia con l'irrompere del cantato durante i dialoghi. Il problema in questo caso è che i brani sembrano appiccicati, essendo stata la pellicola tagliata qua e là di molti numeri musicali. Ecco che allora non c'è una buona integrazione e alcune cose risultano ridicole. Se non ci fossero state le canzoni - ahimè è così nonostante la protagonista - sarebbe stata una commedia carina, non straordinaria ma di fantasia e divertente. 
Un po' sulla scia (addirittura appannata) di Artisti e modelle di Frank Tashlin del 1955 con Lewis-Martin-MacLaine, ossia un film (di genere) fantastico con qualche numero musicale che stride e appare datato. Dispiace perché alcune trovate sono riuscite (Chabot che parla telepaticamente con Daisy anche per mezzo di altre persone e di animali), alcune riprese sono d'impatto (quelle di Montand sopra il grattacielo) e l'inizio sembra promettere bene. 
L'ambientazione è un po' kitsch, i colori saturi, ma tutto sommato se si entra nell'ottica non sono fastidiosi. 
Barbra Streisand è come al solito travolgente, molto simpatica e molto brava (è migliorata anche con il playback, con il quale non ha mai - anche da donna matura nei video - avuto troppa confidenza. Nel sopravvalutatissimo Funny Girl faceva pietà): è espressiva (anche se a volte è volutamente sopra le righe), in parte. Montand è come al solito legnosetto ma almeno se la cava a cantare. Jack Nicholson appare nel ruolo del fratellastro di Daisy per poche inquadrature: peccato sia stato tagliato un suo numero cantato con la Streisand. Già, questa pellicola è stata massacrata dai distributori (anche giustamente, a ben vedere). Ma è tratta dalla commedia musicale On a Clear Day You Can See Forever di Alan Jay Lerner (che è anche lo sceneggiatore) per i testi e Burton Lane per le musiche, che era stata messa in scena addirittura a Broadway anni prima, quindi è inutile finanziare o commissionare per poi mandare tutto alle ortiche. 
Ci troviamo di fronte ad un film che ha avuto delle compromissioni, che funziona a singhiozzi, è piuttosto finto ma non del tutto da buttare. 
Da vedere solo se si è fan del regista e soprattutto per la Streisand. (Se si vuole invece constatare la disfatta di Minnelli si veda l'ultima opera Nina del 1976 con la Bergman e la figlia di lui Liza: un disastro triste, malinconico e decadente salvato solo in parte dalle due protagoniste).

"Prima ero innamorato solo delle risposte, ma da quando ho conosciuto te mi piacciono anche le domande. Credo che le risposte rendano saggi, ma le domande rendono umani".


Voto: **1/2













Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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