Qui ha dalla sua una protagonista fantastica.
Mi riferisco a Elle di Paul Verhoeven.
Ecco la recensione:
Elle di Paul Verhoeven del 2016.
Con Isabelle Huppert, Laurent Lafitte, Anne Consigny, Charles
Berling, Virginie Efira, Christian Berkel, Lucas Prisor, Raphaël
Lenglet, Vimala Pons, Judith Magre. (130 min. ca.)
Francia. Michèle (Huppert) è il
capo di un'azienda di videogiochi. Una donna decisa, sicura, separata
dal marito e con una relazione in corso. Un giorno viene aggredita e
stuprata in casa sua da un uomo in passamontagna. La situazione
prenderà una piega inaspettata, tra la caccia al violentatore e un
passato scomodo.
Thriller/dramma a tinte forti tra sesso e violenza, erotismo e fantasie, tratto dal romanzo Oh...
di Philippe Djian.
Malato, morboso, perverso (come tutti i film del
regista, ma più ricercato nei toni, nella messa in scena, meno
commerciale in un certo senso, più europeo, ecco) e molto teso,
girato benissimo, con una storia complicata (perché oltre alla
vicenda principale si parla anche di rapporti tra genitori e figli)
realizzata con una semplicità disarmante.
E con un cast eccezionale.
A parte Isabelle Huppert sempre perfetta nel ruolo della cinica,
fredda e sfacciata che regala un'interpretazione da applausi come di
consueto (sul filo del rasoio, eccentrico ma al contempo misurata),
anche gli altri sono in parte, adatti per il ruolo assegnatogli. Un
film che può far storcere il naso per il suo essere così diretto,
violento (talvolta un po' gratuito e provocatorio – e disturbante -
fine a se stesso anche per quanto riguarda l'approccio col sesso,
nonché per le scene di violenza sessuale vere e proprie), ma che
regala momenti di suspense che fanno sobbalzare letteralmente o che
addirittura sconvolgono.
Non tutto funziona anche dal punto di vista
narrativo - e della storia in sé più che altro - accadono troppi
eventi, troppo in fretta in un finale tirato via e poco credibile, ma
l'ultima scena raggiunge lo scopo e rimane impressa anche per il
contesto.
Furbetto, banale qua e là (si intuisce subito chi sia il
violentatore), eppure coinvolgente e dotato di una sottile e acuta
ironia.
Da vedere. Consigliato.
Voto: ***1/2
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
Nessun commento:
Posta un commento