lunedì 9 marzo 2015

IN SALA - The Imitation Game di Morten Tyldum, biografia sulla vita del matematico e crittoanalista inglese Alan Turing che collaborò per decriptare i codici militari tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale. Didascalica, convenzionale ma tutto sommato ben realizzata. Con un ottimo Benedict Cumberbatch

Oggi vi voglio parlare di un film ancora nelle sale. Una biografia dalla storia intrigante realizzata in modo forse troppo convenzionale.
Mi riferisco a The Imitation Game di Morten Tyldum.
Ecco la recensione:





The Imitation Game di Morten Tyldum del 2014. Benedict Cumberbatch, Keira Knightley, Matthew Goode, Charles Dance, Mark Strong, Rory Kinnear, Allen Leech, Matthew Beard. (113 min. ca.)
La vita di Alan Turing (Cumberbatch), matematico e crittoanalista inglese che agli inizi della Seconda Guerra Mondiale collaborò per decriptare i codici militari tedeschi creati mediante la macchina Enigma. Per riuscirci costruì una macchina (macchina di Turing per l'appunto) che si basava su algoritmi e calcoli. Il suo aiuto non fu soltanto determinante per la fine della guerra con la vittoria dell'Inghilterra, ma gettò le basi per la creazione del moderno computer. Ma i riconoscimenti più importanti sono postumi. Fu infatti accusato di atti osceni per essersi intrattenuto con uomini (era omosessuale. Anche se lo nascose fidanzandosi con la "collega" nell'operazione contro i tedeschi Joan Clarke - Knightley - ma ad un certo punto dovette addirittura iniziare una terapia dolorosa e deleteria per il fisico per la castrazione chimica onde evitare il carcere). Si suicidò nel 1954, a quarantun'anni. 












Biografia romanzata, tratta dal libro Alan Turing. Una biografia di Andrew Hodges. Schematica, pulitina, politicamente corretta e un po' finta (tutti difetti di genere risaputi), eppure con qualche guizzo.
La storia è interessante e viene narrata chiaramente, ponendo anche alcune questioni morali sul come utilizzare i codici e decidere della vita di persone (civili e non). In quei momenti il tutto prende una piega da film di spionaggio, con ritmo teso e serrato. 
La relazione sentimentale doveva essere raccontata per forza ed in effetti non disturba, non è troppo melensa. Benedict Cumberbatch è perfetto nel dar vita ad un personaggio complesso senza cadere nella facile macchietta (anche se ci viene presentato con il solito genio con l'Asperger. Ma non è confermato che ne fosse affetto), Keira Knightley limita le sue espressioni facciali e offre una prova quantomeno dignitosa. Matthew Goode e Allen Leech (noti soprattutto per aver partecipato a serie tv quali The Good Wife e Downton Abbey) non sfigurano. In parte anche Charles Dance e Mark Strong. Sceneggiatura piuttosto solida (vincitrice anche dell'Oscar come Miglior Sceneggiatura Non Originale) – i dialoghi invece sono un po' banali, stucchevoli soprattutto negli inutili flashback- e una regia anonima che non osa per un film affascinante - senza eccessi di sentimentalismo - ma scolastico. 
Comunque da vedere. Consigliato.


Voto: ***






 Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?













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