Sto parlando di Woody Allen: a documentary di Robert B. Weide.
Ecco la recensione:
Woody Allen: a documentary di
Robert B. Weide del 2012. (192 min. ca.)
Si tratta di un documentario per l'appunto,
sul grande regista, attore e sceneggiatore newyorkese che racconta la
sua vita da quando era piccolo, di quando cominciava a scrivere
battute divertenti che venivano pubblicate sui giornali, di quando
scriveva per gli attori radiofonici e via via fino alla sue prime
esperienze come cabarettista e poi come commediagrafo, attore e
regista.
Diviso in due parti e di lunghezza notevole, risulta
particolarmente piacevole per le brevi ma frequenti incursioni dello
stesso Allen che viene intervistato e racconta alcuni aneddoti o
approfondisce ciò che viene mostrato prima o successivamente con le
immagini di archivio o dei suoi film o delle interviste ai suoi
attori o alle persone a lui care o ai critici cinematografici americani.
Ciò che ne risulta è un
ritratto onesto (si parla addirittura dello scandalo Mia Farrow-Soon
Yi ma viene tralasciato per ovvie ragioni - anche temporali, per poco - l'ultimo scandalo sulla sua presunta o vera pedofilia) che mette in
luce la sua genialità.
Non dice niente di nuovo ma lo dice bene, è
ben realizzato, ben montato, non è pesante.
Da vedere
obbligatoriamente se si è suoi fan. Consigliato.
Voto: ***
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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