domenica 3 agosto 2014

Lars e una ragazza tutta sua di Craig Gillespie, commedia drammatica che parla di diversità per mezzo di una storia e di un personaggio stambissimi. Con un Ryan Gosling in parte e degli ottimi comprimari

Oggi vorrei parlarvi di un film molto carino e particolare di qualche anno fa che si perde un po' nel finale ma risulta comunque piacevole.
Mi sto riferendo a Lars e una ragazza tutta sua di Craig Gillespie.
Ecco la recensione:




Lars e una ragazza tutta sua (Lars and his Real Girl) di Craig Gillespie del (2007). Con Ryan Gosling, Emily Mortimer, Paul Schneider, Kelli Garner, Patricia Clarkson. (106 min. ca.)
Nel Wisconsin, Lars (Gosling) è un ragazzo ventisettenne solitario e bizzarro. Abita in una catapecchia vicino al fratello Gus (Schneider) sposato con Karin (Mortimer) e con un bambino in arrivo, ha un lavoro e una collega, Margo (Garner), che vorrebbe uscire con lui ma puntualmente con i suoi modi bruschi la respinge. Il suo umore cambia d'improvviso quando ordina online una real doll in silicone a grandezza naturale e la spaccia per la sua fidanzata. In un primo momento Gus e Karin rimangono scioccati, ma poi, convinti anche dalla dottoressa Dagmar Berman (Clarkson), cercano di assecondarlo per fargli superare il trauma che lo fa comportare così e piano piano si ritrovano anche loro immersi in una realtà distorta nella quale Bianca - questo il nome della bambola - viene accudita (dato che viene presentata come paralitica), lavata, ecc... e comincerà addirittura a far parte integrante della comunità. Ma Lars ad un certo punto si rende conto di essere comunque solo e che non può avere dei veri contatti umani con lei (nel frattempo osserva Margo e comincia a provare una sorta di affetto) e finge che Bianca stia per morire. Quando finalmente la lascerà andare potrà iniziare una nuova vita con Margo. 























Commedia drammatica particolarissimo che per quanto stramba e grottesca sembra realistica per il garbo, i dialoghi semplici e le situazioni comuni, evitando di diventare stucchevole. 
Ben scritta da Nancy Oliver (candidata al Premio Oscar) e ben diretta, si perde leggermente nel finale scontato e un po' patetico - ma a dire il vero senza momenti sopra le righe - rimanendo comunque coerente. 
Ryan Gosling è per la prima volta (anche rispetto ai lavori più recenti) realmente convincente anche se sfodera dei tic e stereotipi di genere (lo strizzare gli occhi, avere crisi di panico, ecc....), gli altri fanno il loro lavoro (la Mortimer e la Clarkson su tutti). 
Qualche risata amara per un film agrodolce che parla di solitudine e di diversità in modo originale. Piacevole e mai noioso. 
Da vedere per curiosità. Consigliatissimo.


Voto: ***/***1/2







Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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