venerdì 1 agosto 2014

Grazie per la cioccolata di Claude Chabrol, thriller dalla palese influenza e ispirazione hitchcockiana, pieno di tensione e molto suggestivo. Con una sempre ottima Isabelle Huppert nel ruolo della perfida e subdola protagonista

Oggi vi voglio parlare di un film francese di qualche anno fa che mi è piaciuto molto perché "cinefilo" e con uno stile che si rifà ad Alfred Hitchcock.
Mi riferisco a Grazie per la cioccolata di Claude Chabrol.
Ecco la recensione:




Grazie per la cioccolata (Merci pour le chocolat) di Claude Chabrol del 2000. Con Isabelle Huppert, Jacques Dutronc, Anna Mouglalis, Rodolphe Pauly. (99 min. ca.)
André Polonski (Dutronc), pianista famoso, si risposa con la prima moglie Mika Muller (Huppert), dopo anni dalla scomparsa della seconda moglie Louise, morta per un incidente stradale provocato da un mix di benzodiazepina e alcol quando il figlio Guillaume aveva solo dieci anni. Nel frattempo, entra nella loro vita la giovane pianista Jeanne (Mouglalis) che asserisce di essere stata scambiata nella culla (per poco) mentre si trovava nella nursery. Il rapporto di quest'ultima si farà sempre più intenso dato che André la prende sotto la sua ala e le fa da maestro. Ma Jeanne dalla prima visita vede subito che qualcosa va in Mika che aveva preparato della cioccolata calda (dell'azienda di famiglia) con del sonnifero dentro. E infatti, si capirà ben presto che la donna aveva provocato la morte di Louise e adesso vorrebbe sbarazzarsi anche di Guillaume. Ma il suo piano non andrà come previsto.



















Interessante thriller nel quale la dinamica dei fatti viene palesata fin dall'inizio ma che, "hitchcockianamente", verrà portata avanti con molta suggestione e suspance.
Lo spettatore sarà coinvolto perché si aspetta che da un momento all'altro succeda qualcosa. I passi falsi e i parziali depistaggi rendono ancora maggiormente teso il tutto.
Isabelle Huppert è come al solito la solita donna algida e dalle due facce (bipolare?): qui è perfida, con desiderio di prevalsa sugli altri amori del marito, infida. Magnifica e in parte, ovviamente. Anche il suo personaggio sembra uscito da un film di Hitchcock. Gli altri attori fanno la loro (interessanti le scene di duetto pianistico) ma sono sicuramente al di sotto della performance della Huppert.
La regia è di polso, quasi invisibile ma che sa come creare tensione anche da semplici gesti o cogliendo gli sguardi. Il merito è anche della sceneggiatura (che ha qualche buco qua e là, non spiega certi avvenimenti, tralascia alcuni personaggi o non li approfondisce tutti allo stesso modo).
Ambienti funzionali.
Una pellicola efficace nella sua semplicità. Non un capolavoro, ma un film godibile.
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo.


Voto: ***/***1/2








Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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