Mi sto riferendo a The Town di Ben Affleck.
Ecco la recensione:
The Town di Ben Affleck Ben
Affleck, Rebecca Hall, Jon Hamm, Jeremy Renner, Blake Lively, Titus
Welliver, Chris Cooper, Pete Postlethwaite, Slaine, Owen Burke. (120 min. ca.)
Film
poliziesco tratto dal romanzo Il principe dei ladri di
Chuck Hoogan che narra la vicenda di Doug MacRay (Affleck), il quale,
a Charlestown nel Massachusetts, assoldato dal delinquente ora
fiorista Fergie (Postlethwaite), insieme a un un'altra manciata di
persone, fa parte di una banda di rapinatori. L'ultimo colpo è una
banca che ha avuto come complicazione il rapimento di un ostaggio,
Claire (Hall), la direttrice della filiale, che una volta liberata
avviserà subito l'FBI e collaborerà con l'agente Frawley (Hamm).
Doug cercherà di avvicinarla per vedere come farla tacere o comunque
per capire se la ragazza ha strane intenzioni. Nel farlo però si
innamora ricambiato (e lei all'inizio non saprà con chi sta avendo a
che fare). A questo punto, il suo "lavoro" comincia a
stargli stretto e vuole abbandonare la banda e la sua ex compagna
(Lively, da cui ha avuto una figlia). Ci riuscirà?
Interessante film
di genere che mescola azione a buoni momenti di stacco. Affleck dice
di essersi ispirato a Gomorra di Garrone a The Departed
e a Point Break*. Ed in effetti il risultato è una
pellicola molto vecchio stile e può ricordare altri lavori fine anni
'80 e metà degli anni '90. All'inizio potrebbe apparire di fattura
televisiva - il suo personaggio cita tra l'altro CSI e Bones - come lo era Gone Baby Gone*, il suo
primo film dietro la macchina da presa, invece mano a mano ci si
rende conto che è un lavoro molto più complesso anche
registicamente parlando con inquadrature interessanti soprattutto
durante gli appostamenti verosimili.
Ciò che convince
maggiormente (e in questo tipo di film è indispensabile sia
così) è la sceneggiatura: solida, brillante, piena di sorprese,
lineare ma al contempo elaborata, con dialoghi funzionali e con una
caratterizzazione dei personaggi approfondita. In Gone
Baby Gone era proprio la sceneggiatura a far acqua da tutte le
parti e nel quale i cliché erano sfruttati male nonostante tutto
l'impegno messoci (ma risultava ridicolo messo al confronto ad esempio con la
serie The Wire, che parlava dello stesso tema negli
stessi luoghi con molta più potenza, seppur lo scorcio sui
bassifondi di Baltimora fosse piuttosto realistica. Ma lì i
protagonisti erano mosci, senza carisma e la trama verso la metà si
perdeva). Anche qui ci sono stereotipi: rapina con maschere, fuga per
le stradine strette (di nuovo Point Break), ostaggio,
innamoramento, ma gli elementi sono calibrati bene, le vicende sono
piene di suspance e anche se non è una pellicola innovativa e
originalissima è comunque al di sopra della media dei soliti film
fracassoni e di azione fine a se stessa. Anche questo è un film di
puro intrattenimento ma ogni cosa ha una sua funzione, niente è
lasciato al caso.
Ben Affleck è come al solito monoespressivo ma sa
quello che vuole e il suo personaggio è riuscito, gli altri fanno il
loro lavoro (bello vedere Jon Hamm e Postlethwaite). Ambienti
funzionali, fotografia idem.
Alla fin fine è una pellicola
piacevole, da vedere in relax. Peccato per il finale un po' tirato via (nell'ultimo
minuto non prima).
Comunque un film da vedere. Consigliatissimo.
* Mie recensioni
Voto: ***/***1/2 (Per la sceneggiatura)
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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