Mi riferisco a My Old Lady di Israel Horovitz.
Ecco la recensione:
My Old Lady di Israel Horovitz
del 2014. Con Maggie Smith, Kevin Kline, Kristin Scott Thomas,
Dominique Pinon, Stéphane Freiss, Noémie Lvovsky, Stéphane De
Groodt. (107 min. ca.)
Mathias (Kline), americano squattrinato e scrittore fallito,
va a Parigi con l'intenzione di vendere una bella casa con giardino
ereditata anni prima, alla morte del padre. Il problema è che in
quella casa ci abita Mathilde Girard (Smith), una novantenne e che
suo padre l'abbia acquistata da viager, ossia deve mantenere la donna
versandole una cospicua somma ogni mese. Indispettito dalla scoperta,
cercherà di venirne fuori, ma piano piano delle scomode verità
verranno a galla e coinvolgeranno anche la figlia di Mathilde, Chloé
(Scott Thomas).
Pellicola inglese/francese/americana tratta dalla
pièce teatrale scritta dallo stesso (e acclamato) Horovitz, che inizialmente ha
toni da commedia e piano piano, quando il passato ritorna a bussare,
ecco che diventa dramma (psicologico). La provenienza teatrale non
disturba.
Purtroppo però ricorda troppo altre cose (anche Un'ottima annata* di Scott, ma in meglio), sa di già visto, pare troppo
poco originale. Sicuramente a teatro funziona, visto che lo snodarsi
degli eventi e il rapporto tra i personaggi coinvolgono.
La riuscita
parziale è merito degli attori. Da un "redivivo" Kevin
Kline, un po' imbolsito ma sempre con quella faccia di colui che sa il fatto
suo, da vecchio volpone, con quell'umorismo tagliente e cinico. Si fa
odiare amabilmente. Maggie Smith interpreta benissimo una parte che
pare scritta per lei: non regala grandi risate come al solito (anche
se ogni tanto qualche sorriso lo strappa), ma è una sicurezza.
Adorabile. Kristin Scott Thomas abbandona un po' la sua freddezza a
favore di una maggiore espressività. Bello il cameo del francese Dominique
Pinon (Il favoloso mondo di Amélie, Una lunga domenica di passioni*...), caratterista appropriato.
Horovitz
per la prima volta dietro la macchina da presa sa cosa vuole dire e
come dirlo. Purtroppo però la banalità di cui sopra e il ritmo non
sempre costante, rovinano ogni cosa. La fattura televisiva è un altro difetto (inoltre la colonna sonora con gli archi pizzicati sembra rimandare a Downton Abbey).
Poi, che ci dovesse essere in
mezzo una storia d'amore era già da mettere in conto ma fa cascare
le braccia.
Bella l'ambientazione, bel cast, apprezzabile il garbo e l'ironia di fondo, ma il film rimane
anonimo. Un peccato perché molte pièce teatrali sulle famiglie
disfunzionali funzionano e hanno funzionato benissimo in molte
occasioni.
Da vedere per curiosità. Consigliato a metà.
*Mie recensioni
Voto: **1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata
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