Mi riferisco a Jerry Maguire di Cameron Crowe.
Ecco la recensione:
Jerry Maguire di Cameron Crowe
del 1996. Con Tom Cruise, Cuba Gooding Jr., Renée Zellweger, Kelly
Preston, Jerry O'Connell, Jay Mohr, Bonnie Hunt, Regina King,
Jonathan Lipnicki, Todd Louiso, Mark Pellington, Beau Bridges, Jeremy
Suarez. (132 min. ca.)
Jerry Maguire (Cruise) è procuratore sportivo famoso che ad
un certo punto non ne può più del meccanismo con tanti clienti e
poca umanità e scrive una relazione programmatica che gli vale il
licenziamento. Lo segue la contabile Dorothy Boyd (Zellweger) - madre
(vedova) del piccolo Ray (Lipniki) - che stravede per lui. Poco dopo,
anche il giocatore di football Rod Tidwell (Gooding Jr.). - di
talento, ma che non sembra dare mai il massimo - si fiderà di lui.
Insieme formeranno una squadra che sembrerà un po' incrinarsi anche
per la relazione sentimentale tra Jerry e Dorothy.
Commedia sportiva/sentimentale americana fino al midollo e che in sé ha tutti
quegli stereotipi tipici: banalità, buonismo, moralismo spicciolo,
gag fini a se stesse che spesso non fanno ridere o fanno soltanto
sorridere.
Dalla sua ha però un buon cast e qualche dialogo
azzeccato che risolleva il tutto dalla troppa leggerezza. Tom Cruise
fomentato e "predicatore" (ruolo che gli si confà sempre -
si veda Magnolia - anche nella vita reale, data la sua
devozione per Scientology) è perfetto, svitato al punto giusto (ma
qua e là anche irritante). Chi però è più bizzarro è sicuramente
il personaggio di Cuba Gooding Jr.: lui è bravissimo a non farne una
macchietta ed è relamente simpatico, ma anche in questo caso, a
volte va troppo sopra le righe. Rod è così, esagerato, ma anche un
po' disturbante (Oscar come Migliore Attore Non Protagonista
immeritato). Renée Zellweger sembra fare le prove per una quasi Bridget
Jones, parte che gli riesce sempre bene. Qui era molto carina, le
vengono date delle scene perfette, lei crede in ciò che dice e in
quello che fa e offre un'interpretazione davvero tenera e simpatica.
Tenero e simpaticissimo è anche Jonathan Lipnicki, con i suoi
occhialoni e il grande sorriso. Gli altri reggono il gioco.
Crowe sa
dirigere bene gli attori, sa raccontare la storia, ma rende tutto
troppo prolisso e sembra non arrivare mai al punto. La sceneggiatura
è discreta, non fosse per i cliché di cui sopra.
Il risultato è un
film prevedibile, piatto, creato a tavolino per suscitare certe
emozioni - perciò furbo e poco sincero -, ma con qualche momento
obiettivamente coinvolgente e battute diventate ormai cult (la dichiarazione d'amore, "Show me the money"). Belli i
brani scelti per la colonna sonora (ma si sa che è così con Cameron
Crowe, furbata o meno che sia anche questa).
Comunque da vedere per
curiosità (in lingua originale. Le voci date alla Zellweger e a
Lipnicki sono insopportabili e i personaggi ne perdono tantissimo.
Soprattutto quest'ultimo, davvero un'altra cosa). Consigliato.
Voto: **1/2/***
Il trailer:
Scena:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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