giovedì 28 gennaio 2016

IN SALA - Steve Jobs di Danny Boyle, (parte della) biografia sulla figura del famoso inventore/imprenditore, ecc... americano. Particolare anche strutturalmente, con ottimi protagonisti: Michael Fassbender e Kate Winslet

Oggi vi voglio parlare di un film uscito al cinema da pochi giorni. Una biografia (dalla struttura particolare) su un uomo che ha influenzato (e continua a influenzare anche se è scomparso) la nostra società, la vita di tutti i giorni.
Mi riferisco a Steve Jobs di Danny Boyle.
Ecco la recensione:




 
Steve Jobs di Danny Boyle del 2015. Con Michael Fassbender, Kate Winslet, Seth Rogen, Jeff Daniels, Katherine Waterston, Michael Stuhlbarg, John Ortiz, Sarah Snook, Perla Haney-Jardine. (122 min. ca.)
I punti salienti della vita e carriera di Steve Jobs (Fassbender) dal 1984 al 1998: lancio del Macintosh alle difficoltà della Apple, dal rapporto particolare con la figlia Lisa (inizialmente non riconosciuta) alle relazioni altrettanto particolari con la fedele collaboratrice Joanna Hoffman (Winslet), l'(ex) amico che rivendica attenzioni e riconoscimenti Steve Wozniak (Rogen), l'altro amico John Sculley (Daniels), amministratore delegato della Apple che dovette licenziare proprio Jobs dall'azienza. 













Interessante biografia che esalta sì il "personaggio" di Steve Jobs, ma ne mette in luce anche le ombre, il carattere, la megalomania. Insomma, fa un ritratto di un uomo non perfetto, anzi, detestabile per moltissimi versi (salvo poi rivelarsi sempre al posto giusto e al momento giusto, sempre acuto, con un'intelligenza fuori dal comune). Strano e curioso questo approccio alla sua figura. 
Aaron Sorkin come sceneggiatore e Danny Boyle regista sono in simbiosi e riescono a ricreare un ritmo serrato, velocissimo, costituito da dialoghi taglienti, continui flashback (che non interrompono l'azione ma la integrano). Montaggio e musica enfatica contribuiscono a far crescere la tensione, soprattutto durante i vari battibecchi. 
Gli attori sono bravissimi: Michael Fassbender pur non assomigliando fisicamente a Jobs è riuscito a farlo suo, senza andare mai sopra le righe, senza abbondare di moine, di gesti. Davvero un bel lavoro di caratterizzazione. Nomination meritata. Kate Winslet (nomination meritata anche per lei) è riuscita a rendere carismatico un personaggio che sulla carta poteva essere poco attraente. Insomma, gli ha dato consistenza. Brava davvero, anche lei senza strafare. Stessa cosa anche per Jeff Daniels, attore in grande spolvero, sempre preciso, dentro la parte e Seth Rogen, credibile in un ruolo un po' irritante. Un film veramente particolare per come è stato girato, ma soprattutto per come è strutturato. 
E per aver totalmente escluso - fortunatamente - il periodo successivo, quello della malattia. 
L'unico (grande o piccolo è da decidere) difetto è che, come in tutti i lavori di Sorkin, anche questo tende a parlarsi troppo addosso, con i personaggi che vomitano letteralmente parole su parole, senza filtri, ma anche, spesso, con molta retorica mista a manie di grandezza tipica degli americani (che sì, sarà anche appropriata per Steve Jobs, ma appare un po' troppo pomposa). 
In più chi non conosce la storia della Apple potrebbe rimanere spiazzato dalla quantità di informazioni che gli arriva addosso, con tutti gli intrallazzi aziendali, amicizie e quasi fallimenti. Insomma, non è una biografia che spiega ma una versione di una parte della biografia di Steve Jobs elaborata e ricreata a piacimento degli autori. E non è mica un male a dire il vero. 
Nonostante quanto detto, è solido, coinvolge e si nota l'impegno messoci. 
Da vedere. Consigliato. 


Voto: ***/***1/2






Il trailer:






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?










  

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