Mi riferisco a Un'ottima annata di Ridley Scott.
Ecco la recensione:
Un'ottima annata (A Good Year) di Ridley Scott
del 2006. Con Russell Crowe, Marion Cotillard, Abbie Cornish, Albert
Finney, Didier Bourdon, Isabelle Candelier, Tom Hollander, Freddie
Highmore, Archie Panjabi, Rafe Spall, Valeria Bruni Tedeschi, Kenneth
Cranham, Richard Coyle. (114 min. ca.)
Max Skinner (Crowe) è un broker di Londra,
un po' insensibile e votato soltanto al successo lavorativo. Con una
passione vera: la degustazione di vini. Passione che gli ha trasmesso
lo zio Henry (Finney), quando andava a trovarlo nella sua cascina in
Provenza. Quando quest'ultimo muore e gli lascia tutto, anche quella
casa, per Max arriva il momento di fare i conti anche con la sua vita
e con la sua felicità sentimentale. Infatti incontra una la bella
cameriera francese Fanny Chenal (Cotillard)...
Tratta dal romanzo
omonimo di Peter Mayle, è una commedia romantica prevedibile e
pesante (perché ridondante) fin dai primi minuti.
I continui
flashback sono patetici, le gag - ripetute - non fanno ridere, le
situazioni sono telefonatissime.
Russell Crowe sembra goffo e a
disagio in un ruolo atipico per lui. Tom Hollander, Didier Bourdon,
il piccolo Freddie Highmore e il resto del cast maschile, compreso il
buon Albert Finney sono soltanto delle spalle (su cui piangere) più
o meno in parte o più o meno ridicole. Va meglio con le donne: a
parte Isabelle Candelier e il suo personaggio macchietta, Abbie
Cornish, Archie Panjabi (personaggio stereotipo anche il suo, ma
funziona) e Marion Cotillard funzionano. Soprattutto - ma è ovvio,
neanche dirlo - la Cotillard illumina la scena. Che siano momenti
sdolcinati o falsamente simpatici, lei con il suo talento naturale,
senza sforzi, riesce a dare quel qualcosa in più. (È presente anche
la nostra Valeria Bruni Tedeschi. Qui è più misurata e piacevole
del solito).
La regia non sembra di Ridley Scott ma di un dilettante
allo sbaraglio (sotto l'effetto di qualche alcolico, giusto per
restare in tema. Magari voleva davvero provare il vino inaffrontabile
che beve il protagonista e gli ha dato davvero alla testa), la
sceneggiatura è pessima. I dialoghi (?) sono indecenti.
La colonna
sonora ha qualche caduta in basso (già dall'inizio con Moi...
Lolita di Alizee. E questo dovrebbe dire tutto).
Un film quasi
inguardabile. Non regala neanche un briciolo di emozione, non un po'
pathos. Nulla. Solo ovvietà e un ritmo altalenante.
Da evitare.
Sconsigliato. (Il doppiaggio poi è da denuncia. Migliora leggermente in lingua originale ma è proprio la fattura a non essere buona).
Voto: *1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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