Mi riferisco ad Amore mio aiutami di Alberto Sordi.
Ecco la recensione:
Amore mio aiutami di Alberto
Sordi del 1969. Con Alberto Sordi, Monica Vitti, Silvano Tranquilli,
Laura Adani, Ugo Gregoretti, Mariolina Cannuli, Maurizio Davini,
Néstor Garay, Gaetano Imbrò, Karl-Otto Alberty. (117 min. ca.)
Giovanni
Machiavelli (Sordi) e Raffaella (Vitti), sono una coppia
apparentemente felice, una coppia moderna, senza segreti (e con un
figlio di dieci anni). Però, quando Raffaella confida al marito di
essere innamorata - segretamente - di un altro uomo, lui non riesce a
sopportarlo, passa alle maiere forti e il tentativo di "coppia
aperta" fallisce miseramente.
Commedia figlia dei suoi tempi con
scene cult (quella di Sordi in spiaggia che riempie di botte la Vitti. Ma la controfigura
era Fiorella Mannoia) e parla dei cambiamenti della società, del
matrimonio, della famiglia che allora si cominciavano a vedere.
Lo fa
con un umorismo amarissimo, con toni grotteschi, situazioni surreali
e portate all'estremo. Inoltre vista oggi una scena di cui sopra non
fa poi così ridere. Certo, si possono trovare mille giustificazioni
e sottotesti: si può dire che è coerente con un personaggio in
realtà tradizionalista e moralista (un po' come Spencer Tracy in Indovina chi viene a cena?*, che può dare uno spunto di
riflessione, eppure è terribile, ripugnante, disumana, avvilente per
la figura della donna. Una Vitti che fa da zerbino e non può
contraddire il marito. Sì, la sua Giovanna è snervante, ma tale da
richiedere la violenza?
Nonostante ciò, proprio guardandola
nell'ottica di quegli anni e dell'autore (Sordi, un uomo nato e
vissuto in un'epoca di perbenismo borghese), è interessante a
livello sociologico. Lo sguardo è acuto, mai compassionevole.
Anche
se alla fine prevale la rassegnazione e un certo puritanesimo, con
Giovanni vittima in tutto e per tutto.
La recitazione è molto sopra
le righe, con dialoghi declamati, gestualità ed espressioni
esagerate. Però tutti e due sono in parte, è palese.
La scena
finale è forse la migliore, perché più pacata ma molto sentita:
ottima performance.
Scritto molto bene (anche da Sordi stesso), un
po' grezzo nella regia - ma ci sono alcune inquadrature molto
interessanti durante la parata - e soprattutto nel montaggio
(accadeva spesso in quegli anni).
Un film particolare, fintamente
trasgressivo, ma tutto sommato simpatico, dal buon ritmo e tutto
sostenuto dalla coppia Vitti- Sordi.
Bella ed incisiva la colonna
sonora di Piero Piccioni.
Da vedere (per riflettere anche).
Consigliato.
*Mia recensione
Voto: **1/2
La scena incriminata:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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