giovedì 19 novembre 2015

Il falò delle vanità di Brian De Palma, commedia grottesca e un po' strampalata, diretta con polso. Con un cast azzeccato. Flop immeritato

Oggi vi voglio parlare di un film di parecchi anni fa. Un film molto sottovalutato di un grande autore, con un cast ricchissimo.
Mi riferisco a Il falò delle vanità di Brian De Palma.
Ecco la recensione:





Il falò delle vanità (The Bonfire of Vanities) di Brian De Palma. Con Tom Hanks, Bruce Willis, Melanie Griffith, Kim Cattrall, Saul Rubinek, Morgan Freeman, Kevin Dunn, Clifton James, Louis Giambalvo, Donald Moffatt, Alan King, F. Murray Abraham, Beth Broderick, Kurt Fuller, Kirsten Dunst. (125 min. ca.)
Sherman McCoy (Hanks) è un importante guru di Wall Street. Mentre si trova in auto con l'amante Maria (Griffth) nel Bronx, quest'ultima investe e manda in coma un ragazzo di colore. Si prenderà le colpe e in tribunale solo uno stratagemma potrà aiutarlo. Peter Fallow (Willis), giornalista un po' caciarone, raccongliendo testimonianze e appunti sul caso, vincerà il Premio Pulitzer. 






















Tratto dal best seller di Tom Wolfe, è una commedia drammatica frenetica, sarcastica. 
I toni grotteschi e stranianti, ben riescono a rappresentare una società marcia, arrivista, opportunista, senza scrupoli, in cui tutti - ma proprio tutti - pensano a se stessi.  Il quadro è impietoso.
Girato con la solita maestria (certe carrellate e alcune inquadrature sono impeccabili) da De Palma e con una buona scrittura, vanta un cast ricchissimo. 
Da un Tom Hanks che si misura per la prima volta - riuscendoci - con un ruolo più difficile e particolare rispetto alle solite commedie, ad un Brice Willis strambo e in gamba, da una Melanie Griffith specializzata nei ruoli da svampita, a F. Murray Abraham procuratore sprezzante e inappuntabile come sempre, da un Morgan Freeman, giudice tutto d'un pezzo e forse il migliore del gruppo a una Kirsten Dunst giovanissima (compare per pochi secondi nella parte della figlia di McCoy). 
Un film intelligente, simpatico e molto cinico che è stato un flop ed è sottovalutato ingiustamente (anche se è sulla scia di Mister Hula Hoop dei Coen) nella filmografia di Brian De Palma, ma che merita. 
Qualche imperfezione qua e là e qualche forzatura non gli impediscono di coinvolgere. 
Virtuosistico (non fine a se stesso), di polso. Appropriata la colonna sonora di David Grusin. 
Da vedere. Consigliato.


Voto: ***1/2






Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











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