Mi riferisco a Calda emozione di Luis Mandoki.
Ecco la recensione [ATTENZIONE, immagini SPOILER]:
Calda emozione (White Palace) di Luis Mandoki
del 1990. Con Susan Sarandon, James Spader, Jason Alexander, Kathy
Bates, Eileen Brennan, Steven Hill, Rachel Chagall, Corey Parker,
Renee Taylor, Jonathan Penner, Barbara Howard, Kim Myers, Mitzi
McCall. (103 min. ca.)
Max Baron (Spader) ventisettenne e ricco vedovo, durante una
notte di addio al celibato di un amico ebreo (anche la sua famiglia
lo è), conosce Nora Baker (Sarandon), cameriera di un fast food
single a cui è morto un figlio adolescente. Inizia con lei una
relazione di solo sesso ma piano piano si trasforma in qualcosa di
più. Peccato che le differenze sociali e d'età metteranno in crisi
la coppia. Almeno momentaneamente.
Pellicola drammatica/sentimentale
che sfocia in commedia che a dispetto del titolo italiano da porno,
nasconde una brillantezza, una sagacia nell'affrontare certi
argomenti (soprattutto la tematica principale, quella della
differenza d'età) inaspettata.
Sì, l'inizio è da film erotico, sono presenti scene di sesso
esplicite e abbastanza gratuite (potevano soltanto accennarle, si
sarebbe capito comunque il tipo di rapporto iniziale), ma c'è molto
di più.
C'è la solitudine di due persone che hanno perso tutto, che
non riescono più a riprendersi e che trovandosi possono ricominciare
una vera esistenza.
La regia è discreta, la sceneggiatura (tratta
dal romanzo di Glenn Savan) è lineare.
La direzione degli attori è
ottima invece. Susan Sarandon e James Spader sono credibili come
coppia. La Sarandon non era ancora all'apice della fama (Thelma & Louise* è dell'anno dopo) anche se aveva interpretato
parecchie pellicole anche molto importanti ma, ancora una volta,
meravigliosa. Espressiva, sensuale, determinata. Spader altrettanto
perfetto nel suo essere ancora acerbo. Piccolissima parte per Kathy Bates
(fatalità anche lei trovò il vero successo solo l'anno successivo
con Misery non deve morire). Interessante che nella
"comunità ebraica" ci siano sia Rachel Chagall (l'amica di
Max) che Renee Taylor (la madre di lui), che avrebbero preso parte
tre anni dopo alla sit-com di grande successo (ambientata nel mondo
ebraico in originale) La Tata: erano Lalla e zia Assunta
(come le conosciamo noi).
Un film semplice ma efficace (e primo,
forse, sui "toy boy"), con qualche caduta di stile e un
finale "all'americana", eppure ben fatto e coinvolgente.
Da
vedere. Consigliato.
*Mia recensione
Voto: **1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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