giovedì 28 maggio 2015

La promessa dell'assassino di David Cronenberg, thriller sul mondo della mafia russa che racconta una vicenda originale e ben strutturata. Viggo Mortensen è un protagonista perfetto. Scene già diventate di culto

Oggi vi voglio parlare di un film di non molti anni fa. Un thriller ben strutturato, ben realizzato, con un perfetto protagonista.
Mi riferisco a La promessa dell'assassino di David Cronenberg.
Ecco la recensione [ATTENZIONE, immagini SPOILER]:




 
La promessa dell'assassino (Eastern Promises) di David Cronenberg del 2007. Con Viggo Mortensen, Naomi Watts, Vincent Cassel, Armin Mueller-Stahl, Sinéad Cusack, Donald Sumpter, Jerzy Skolimowski, Josef Altin Ekrem, Mina E. Mina, Sarah-Jeanne Labrosse. (100 min. ca.)
Londra. Anna Khitrova (Watts) è un'ostetrica che una notte si trova ad occuparsi di Tatiana (Labrosse), una quattordicenne incinta in preda ad un'emorragia. Riuscendo a salvare la bambina ma non la ragazza, si impossessa del diario (scritto in russo) di quest'ultima per scoprirne l'identità e cercare così dei parenti che possano occuparsi della piccola. Finirà per contattare il proprietario Semyon (Mueller-Stahl), appartenente alla fratellanza mafiosa dei Vory V Zakone. Nikolai Luzhin (Mortensen), l'autista della famiglia che inizialmente sembra contro di lei, finisce per stare dalla sua parte, proteggendola. 





















Thriller dall'altissimo tasso di violenza, sangue e di tensione. Alcune scene sono destinate a diventare memorabili e cult. Ad esempio quella da brivido della sauna con Viggo Mortensen completamente nudo che deve sfidare dei sicari armati di coltelli. 
Interessante e suggestivo l'uso degli ambienti notturni (caratteristica da sempre delle opere del regista) e della rappresentazione della "famiglia" russa. 
Chi ha la meglio su tutto è Viggo Mortensen: tatuato dalla testa ai piedi (quarantatrè tatuaggi in tutto, la cui applicazione ha richiesto quattro ore) con i simboli criminali. La sua fisicità, la sua ambiguità e il suo fascino sono magnetici. Merito sia del tratteggio del personaggio in sè ma anche della sua performance attoriale piena di sfumature. Davvero un'ottima interpretazione, convincente. Bravissimo anche Vincent Cassel, credibile nel ruolo del secondo figlio "scemo" e alcolizzato del capo. Naomi Watts fa poco in verità ma è sempre in gamba ed espressiva. Bravissimo anche Armin Mueller-Stahl, un capofamiglia irremovibile. 
Un film affascinante e particolare che mantiene il ritmo dall'inizio alla fine, scavalca i generi raccontando una storia di mafia russa originale e inconsueta non risultando mai sopra le righe nonostante le vicende che si susseguono. 
Ottima regia (ma questo è scontato, almeno allora) e ottima sceneggiatura di Steven Knight. 
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo.


Voto: ***1/2









Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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