Mi riferisco a L'illusionista di Sylvain Chomet.
Ecco la recensione:
L'illusionista (L'Illusionniste) di Sylvain Chomet
del 2010. (76 min. ca.)
1959, Francia. Un anziano e malfermo illusionista si dà
ancora da fare per guadagnarsi da vivere. Nei suoi vari giri per
l'Europa in cerca di fortuna si ferma in Scozia dove ha un buon
successo e dove conoscerà una ragazzina che fa le pulizie
all'interno del pub in cui si è esibito. La poveretta, affascinata
dai trucchi illusionistici, crede che l'uomo sia davvero un mago. Lo
segue fino ad Edimburgo e lui cerca in tutti i modi di accontentarla
comprandole scarpe, vestiti, cibo. Per mantenerla si metterà a fare
- con scarsi risultati - anche il carrozziere di notte. Ma il tempo
passa e la ragazza trova un compagno e lo lascia solo. Così, a
malincuore (anche la ragazza però soffre per questa decisione)
ritornerà in Francia.
Da una sceneggiatura di Jacques Tati (che
voleva farne un film con la figlia. E poi quest'ultima contattò
Chomet affascinata da Appuntamento a Belleville per il
volere di trarne un film d'animazione ed anche per non avere un
attore in carne ed ossa come sostituto del padre), è una pellicola
d'animazione con disegni bellissimi, atmosfere e ambienti
retrò/vintage (con musiche a tema composte dal regista stesso) ed
uno stile leggero, tenero e delicato. La fotografia colpisce molto
così come l'uso delle luci (ebbene sì).
Il protagonista è un
Monsieur Hulot perfetto (forse un po' rigidino). Si vede un
piccolissimo frammento di Mon Oncle quando
l'illusionista/Hulot entra per sbaglio in un cinema.
Il risultato è
un film intelligente, malinconico e triste (ed anche una riflessione sulla solitudine - il clown depresso è l'esempio lampante -, il voler essere utili a qualcuno e sul cambiamento dei divertimenti e delle forme artistiche) ma coinvolgente e
piacevole che probabilmente manca di quel brio che avrebbe avuto
l'opera di Tati in carne ed ossa. (Anche qui personaggi sono quasi muti e parlano in una specie di grammelot).
Comunque da vedere assolutamente.
Consigliato.
Voto: ***/***1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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Esatto, ha tutte le tematiche che hai elencato ma anche, e forse è quella che fa più male, della sconfitta, del "fallimento", dell'accorgersi che non si è più nessuno.
RispondiEliminaUn comico che non fa più ridere, come Luci delle ribalta, un mago che non sa più strabiliare.
I Maghi non esistono scrive alla fine, amara presa di consapevolezza di sè e di quello che si è stati.
Bellissimo
Hai proprio ragione. È un film che fa riflettere.
RispondiEliminaGrazie per il bellissimo commento!