giovedì 31 agosto 2017

Il segreto di Jim Sheridan, polpettone finto e scialbo tratto dall'omonimo romanzo di Sebastian Barry che neanche Vanessa Redgrave e Rooney Mara riescono a salvare

Oggi vi voglio parlare di un film recente. Un film drammatico di un regista solitamente in gamba che qui delude parecchio.
Mi riferisco a Il segreto di Jim Sheridan.
Ecco la recensione:






Il segreto (The Secret Scripture) di Jim Sheridan del 2016. Con Vanessa Redgrave, Rooney Mara, Eric Bana, Theo James, Jack Reynor, Aidan Turner, Omar Sharif Jr., Susan Lynch, Tom Vaughan-Lawlor. (108 min. ca.)
Irlanda. Roseanne McNulty (Redgrave), una anziana donna, deve lasciare il reparto psichiatrico dove vive da oltre cinquant'anni e si confronta col suo medico William Grene (Bana). Insieme scopriranno il mistero che avvolge la sua reclusione e l'accusa di infanticidio che la perseguita.














Film basato sul romanzo omonimo di Sebastian Barry. Un drammone artificiale, prevedibile, che sa di già visto.
Non riesce a convincere mai, neanche nelle scene più dure.
Rimangono le interpretazioni di Rooney Mara che interpreta la protagonista da giovane in modo molto delicato ma appassionato (come sempre del resto) e della grande Vanessa Redgrave che mette tutta se stessa in un'opera purtroppo non all'altezza della sua performance così centrata e toccante. Jim Sheridan è un regista di cuore, che dà molta importanza ai sentimenti, alla sua terra talvolta ingiusta con i più deboli, tuttavia qui calca troppo la mano su un sentimentalismo (non troppo lacrimevole, quanto telefonatissimo e poco convincente) fine a se stesso (seppure mostri una realtà simile - gemella, in pratica - di Magdalene* e Philomena*) e, ciò che disturba rispetto ad altri suoi lavori famosi quali Il mio piede sinistro, è che non sia sostenuto da una trama solida, da una storia che sappia sconvolgere e coinvolgere totalmente, ma che anzi è quanto più superficiale e ricca di stereotipi ci possa essere.
Realizza così un polpettone indigesto, scialbo, con due o tre momenti leggermente interessanti e un epilogo banale che lo spettatore aveva subodorato fin dall'inizio.
E la canzone strappalacrime finale non fa che rafforzare l'idea che sia un film davvero non riuscito, che gira su se stesso.
Poteva essere un bel ritorno, invece è uno spreco di ambientazione e di attori.
Da vedere solo per curiosità, altrimenti sconsigliato.

*Mie recensioni
Voto: **





Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












 

Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento