Mi riferisco a The Net - Intrappolata nella rete di Irwing Winkler.
Ecco la recensione:
The Net - Intrappolata nella rete
(The Net) di Irwing Winkler del 1995. Con Sandra Bullock, Jeremy Northam,
Dennis Miller, Diane Baker, Wendy Gazelle. (114 min. ca.)
California. Angela Bennett
(Bullock) è un'analista programmatrice che sta lavorando dal suo
computer per disattivare un virus su un nuovo videogame "Wolfenstein
3D". Nel frattempo verrà in possesso di un floppy disk con dati
sensibili e la sua curiosità su un pi greco in basso alla schermata
darà l'accesso a dei cracker (Pretorian) che metteranno in pericolo
la sua vita (reale), rubandole l'identità, cercando di prendersi
quel floppy.
Thriller che ha prodotto un sequel nel 2006 e una serie
omonima e una delle prime pellicole non solo che parla di internet,
ma che lo identifica come un pericolo per i dati personali e la
privacy.
Dal montaggio efficace e ansiogeno, ha dei palesi rimandi e
citazioni al cinema hitchockiano: palese quello a Notorious
(il fazzoletto di lui legato intorno alla vita come faceva Cary Grant
con Ingrid Bergman e Delitto per delitto - L'altro uomo*
durante la scena delle giostre coi cavalli.
Molti i cliché di
genere, eppure funziona nonostante parecchi elementi paiono
inverosimili ai nostri occhi, ora come ora, e soprattutto per il
fatto che dovunque lei si nasconda, i cattivi riescano sempre a
trovarla.
Però, come accennato, è efficace per quanto riguarda il
sentirsi spiati.
C'è da ammettere altresì che il complottismo -
molto all'acqua di rose - da parte di chi tiene le redini è tuttavia
attuale (vedasi anche film più recenti e soprattutto i casi
d'attualità). Inoltre, gioca intelligentemente sul fatto che la
madre della protagonista sia affetta da Alzheimer e che perciò non
si ricordi il nome della figlia e che Angela venga scambiata di
identità (oltre alla similitudine speculare col fatto che
quest'ultima perda la memoria dopo il primo incidente col gommone
sugli scogli e che si metta per un attimo a dubitare della sua stessa
sanità mentale).
Sandra Bullock è la protagonista assoluta. Qui il
suo essere "la ragazza della porta accanto", com'era
definita allora, è funzionale alla vicenda e lei è piuttosto
credibile nel ruolo di una nerd solitaria.
Un film sostanzialmente
prevedibile ma ricco di suspense dal ritmo sempre teso,
dall'impianto, toni e narrazione molto anni '90, con una colonna
sonora di maniera (spicca la cover di A Whiter Shade of Pale
cantata da Annie Lennox durante i titoli di testa e di coda). Con
tanti difetti ma coinvolgente.
Da vedere. Consigliato.
*Mia recensione
Voto: ***
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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