lunedì 5 giugno 2017

The Net - Intrappolata nella rete, thriller teso e ben costruito - non sempre verosimile - con delle tematiche quali furti di identità e privacy su internet ancora oggi attuali. In parte la protagonista Sandra Bullock

Oggi vi voglio parlare di un film di parecchi anni fa. Un thriller che è diventato un piccolo cult per la tematica su cui ruota la vicenda.
Mi riferisco a The Net - Intrappolata nella rete di Irwing Winkler.
Ecco la recensione:




 
The Net - Intrappolata nella rete (The Net) di Irwing Winkler del 1995. Con Sandra Bullock, Jeremy Northam, Dennis Miller, Diane Baker, Wendy Gazelle. (114 min. ca.)
California. Angela Bennett (Bullock) è un'analista programmatrice che sta lavorando dal suo computer per disattivare un virus su un nuovo videogame "Wolfenstein 3D". Nel frattempo verrà in possesso di un floppy disk con dati sensibili e la sua curiosità su un pi greco in basso alla schermata darà l'accesso a dei cracker (Pretorian) che metteranno in pericolo la sua vita (reale), rubandole l'identità, cercando di prendersi quel floppy. 
















Thriller che ha prodotto un sequel nel 2006 e una serie omonima e una delle prime pellicole non solo che parla di internet, ma che lo identifica come un pericolo per i dati personali e la privacy. 
Dal montaggio efficace e ansiogeno, ha dei palesi rimandi e citazioni al cinema hitchockiano: palese quello a Notorious (il fazzoletto di lui legato intorno alla vita come faceva Cary Grant con Ingrid Bergman e Delitto per delitto - L'altro uomo* durante la scena delle giostre coi cavalli. 
Molti i cliché di genere, eppure funziona nonostante parecchi elementi paiono inverosimili ai nostri occhi, ora come ora, e soprattutto per il fatto che dovunque lei si nasconda, i cattivi riescano sempre a trovarla. 
Però, come accennato, è efficace per quanto riguarda il sentirsi spiati. 
C'è da ammettere altresì che il complottismo - molto all'acqua di rose - da parte di chi tiene le redini è tuttavia attuale (vedasi anche film più recenti e soprattutto i casi d'attualità). Inoltre, gioca intelligentemente sul fatto che la madre della protagonista sia affetta da Alzheimer e che perciò non si ricordi il nome della figlia e che Angela venga scambiata di identità (oltre alla similitudine speculare col fatto che quest'ultima perda la memoria dopo il primo incidente col gommone sugli scogli e che si metta per un attimo a dubitare della sua stessa sanità mentale). 
Sandra Bullock è la protagonista assoluta. Qui il suo essere "la ragazza della porta accanto", com'era definita allora, è funzionale alla vicenda e lei è piuttosto credibile nel ruolo di una nerd solitaria. 
Un film sostanzialmente prevedibile ma ricco di suspense dal ritmo sempre teso, dall'impianto, toni e narrazione molto anni '90, con una colonna sonora di maniera (spicca la cover di A Whiter Shade of Pale cantata da Annie Lennox durante i titoli di testa e di coda). Con tanti difetti ma coinvolgente. 
Da vedere. Consigliato.

*Mia recensione
Voto: *** 




Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?










 



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