sabato 7 febbraio 2015

Orlando di Sally Potter, film tratto dal romanzo omonimo di Virginia Woolf, mescola la farsa in costume col contemporaneo, facendo un'analisi della donna nella società. Noioso e ostico

Oggi vi voglio parlare di un film di anni fa bizzarro, veramente particolare che sembra partire bene ma poi diventa confuso.
Mi riferisco ad Orlando di Sally Potter.
Ecco la recensione:





Orlando di Sally Potter del 1992. Con Tilda Swinton, Quentin Crisp, Charlotte Valandrey, Lothaire Bluteau, Billy Zane, Jimmy Somerville. (93 min. ca)
1600. Elisabetta I d'Inghilterra (Crisp), prima di morire raccomanda all'ambiguo e androgino Orlando (Swinton) di rimanere per sempre giovane. Lui obbedisce e inspiegabilmente dopo un lungo sonno si sveglia donna. 























Film in costume e in parte contemporaneo (nel finale) tratto dal romanzo di Virginia Woolf, è quasi soltanto un pretesto per parlare della donna nella società: intesa soltanto come oggetto (perfino di derisione degli stessi poeti che ne poi cantano le lodi). 
Il soggetto è carino in effetti ma la messa in scena (con la protagonista che guarda in camera) è confusa, bizzarra, il finale raffazzonato, noioso e poco chiaro. La colpa probabilmente è anche della sceneggiatura. 
C'è la farsa, c'è il grottesco, c'è il fantastico, ma tutto rimane in superficie. 
A dire il vero la regista prova a sperimentare ma sembra non riuscirci fino in fondo. La Swinton è brava ma appare poco convinta. Billy Zane interpreta Shelmerdine, il bello/macho sciupafemmine della situazione che sposerà Miss Orlando: ed è odioso. 
Comunque da vedere per curiosità. Consigliato a metà.


Voto: **1/2







Il trailer:






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?













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2 commenti: