mercoledì 11 febbraio 2015

The Normal Heart di Ryan Murphy, ambizioso film tv targato HBO che parla di AIDS e della battaglia di un uomo per salvare la comunità gay. Bravi gli attori (soprattutto Matt Bomer - misurato e intenso - e Julia Roberts) per una pellicola evocativa e suggestiva

Oggi vi voglio parlare di un film particolare perché un film tv. Tratta un argomento molto delicato con sensibilità e qualche scena madre forzata. Nonostante ciò vanta delle interpretazioni ottime.
Mi riferisco a The Normal Heart di Ryan Murphy.
Ecco la recensione:




The Normal Heart di Ryan Murphy del 2014. Con Mark Ruffalo, Matt Bomer, Taylor Kitsch, Jim Parsons, Alfred Molina, Julia Roberts, Joe Mantello, BD Wong, Jonathan Groff, Stephen Spinella, Finn Wittrock, Denis O'Hare, Corey Stoll, Danielle Ferland, Frank de Julio. (133 min. ca.)
1981, New York. Ned Weeks (Ruffalo), scrittore omosessuale, comincia a vedere morire poco a poco alcuni amici di uno strano virus (HIV) che procura anche evidenti macchie rosse sulla pelle (sarcoma di Kaposi) e ne legge un articolo sul giornale. Mettendosi in contatto con la dottoressa Emma Brookner (Roberts) - in sedia a rotelle a causa della poliomielite - viene convinto a parlarne, a diffondere di più la notizia di questa malattia e fare in modo di avere delle donazioni dalle istituzioni per poter continuare la ricerca e sperimentare delle cure. Insieme a Bruce (Kitsch), Tommy (Parsons) ed altri fonderà l'organizzazione "Gay Men's Health Crisis". Cercherà di non farsi prendere dallo sconforto e lottare ancor di più per la causa anche quando il suo compagno Felix Turner (Bomer), giornalista del New York Times sarà colpito dall'AIDS. 














Film tv targato HBO dal sapore anni '80/'90 per scrittura (di Larry Kramer, autore dell'omonima opera teatrale del 1985. Perciò nulla è casuale e tutto molto coerente) e stile (quindi l'evocazione e la suggestione degli ambienti e delle atmosfere sono molto azzeccate) che affronta un tema importantissimo forse non in modo così approfondito ma facendoci vedere la battaglia di un uomo contro il menefreghismo (volontario) e all'ottusità dei politici al potere. 
Bravo ma un po' manicheo Mark Ruffalo, un po' macchietta e poco spontaneo Jim Parsons. Bravissimo, davvero molto credibile e struggente Matt Bomer (vincitore di un Golden Globe) e Julia Roberts, convincente e decisa come non mai. Alfred Molina fa la sua parte.
Come detto, le immagini sono evocative (i paragoni con Philadelphia, soprattutto per quanto riguarda le scene dei balli o con Dallas Buyers Club* - c'è anche Denis O'Hare che lì interpretava un medico -, seppur meno duro di quest'ultimo, non sono così sbagliati): alcune danno proprio i brividi, coinvolgono e fanno pensare. 
Alcune sequenze sono piazzate e create a tavolino apposta per far commuovere e rovina quel clima realistico e un po' freddo che sarebbe servito per farne una pellicola di denuncia. 
Ed il finale non dà troppe risposte se non nelle spiegazioni presenti nei titoli di coda. 
Colonna sonora meravigliosa. 
Nonostante alcuni difetti, dunque, rimane un film ben fatto e sensibile. 
Un ottimo prodotto televisivo (l'HBO è sempre una garanzia in effetti e anche per l'impegno su argomenti sociali). 
Da vedere. Consigliatissimo.

*Mia recensione
Voto: ***







Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?













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