martedì 23 dicembre 2014

Skyfall di Sam Mendes, terzo capitolo della saga su James Bond con Daniel Craig. Scritto meglio rispetto al secondo, ha dalla sua la recitazione perfetta di Judi Dench e Javier Bardem (ottimo cattivo). E le scene d'azione, ovvio

Oggi vi voglio parlare del terzo capitolo di 007 con Daniel Craig. Girato molto bene e avvincente ma inferiore a Casino Royale, è comunque godibile.
Mi riferisco a Skyfall di Sam Mendes.
Ecco la recensione:





Skyfall di Sam Mendes del 2012. Con Daniel Craig, Judi Dench, Javier Bardem, Ralph Fiennes, Naomie Harris, Albert Finney, Bérénice Marlohe, Helen McCrory, Ben Whishaw, Ola Rapace, Rory Kinnear. (143 min. ca)
James Bond (Craig) mentre è ad Instambul per cercare di strappare un hard disk contenente tutte le informazioni terroristiche della NATO, si lancia all'inseguimento del killer saltando sopra un treno. Chi deve proteggerlo, Eve Moneypenny (Harris) sbaglia bersaglio - perché messa alle strette da M (Dench) - e centra proprio lui che finirà nelle cascate. Viene dato per morto, invece è sopravvissuto tra antidolorifici e alcol. A quel punto verrà reintegrato (senza aver tuttavia passato i test) dalla stessa M, la quale ormai si fida soltanto di lui e che per colpa di come ha gestito la situazione è stata quasi licenziata o comunque costretta a farlo. A questo punto Bond si troverà faccia a faccia con Raoul Silva (Bardem), ex 007 che proprio M aveva scambiato e fatto torturare per una resa dei conti. Cercherà di salvare se stesso e il suo capo (alla quale ormai si è affezionato) cercando riparo nel vecchio maniero dei genitori. Sarà una dura lotta.

















Terzo capitolo della saga del famoso 007 con Daniel Craig.
Meno dispersivo rispetto a Quantum of Solace*, più interessante anche come trama e con una sceneggiatura migliore, ha dalla sua parte parecchi elementi: un buon villain come Javier Bardem (che incute paura per fisicità e sguardo), compare spesso Judi Dench (perciò, fra lei e lo stesso Bardem il livello recitativo è salito), la storia, e il paesaggio è più dark, più inquietante e affascinante (la claustrofobia della casa isolata e vuota, il tunnel, la canzone omonima scritta e cantata da Adele come tema portante che - nonostante la sottoscritta non la ami - funziona e rimane impressa).
Per contro invece ci sono situazioni trite e ritrite, la stessa trama può risultare banale, il personaggio di Bardem può sembrare troppo fumettistico e finto.
Tuttavia le scene di azione sono ottime, il montaggio altrettanto. Il ritmo è molto teso e, a differenza del secondo capitolo, non ci si annoia neanche un secondo.
Daniel Craig forse è invece, nonostante la bravura, un po' spento (giustamente però, visto che non si era ancora ripreso completamente ma qui pare meno carismatico).
Inferiore al travolgente Casino Royale*, è comunque un film godibile, fermo restando che non ci si trova davanti ad un film propriamente di spionaggio.
Da vedere per curiosità. Consigliato.

*Mie recensioni

Voto: **1/2/***






Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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