sabato 6 dicembre 2014

Jersey Boys di Clint Eastwood, film biografico/musicale sulla vita di Frankie Valli, frontman dei Four Season prima e solista di successo poi. Girata benissimo (neanche a dirlo) è una pellicola che non aggiunge né toglie niente al panorama cinematografico, è un po' superficiale e molto standard. Un Eastwood minore

Oggi vi voglio parlare di un film biografico/musicale recente che mi ha un po' deluso anche se diretto da un grande regista.
Mi riferisco a Jersey Boys di Clint Eastwood.
Ecco la recensione:





Jersey Boys di Clint Eastwood del 2014. Con John Lloyd Young, Erich Bergen, Vincent Piazza, Michael Lomenda, Christopher Walken, Freya Tingley, Kathrine Narducci, Francesca Eastwood, James Madio, Mike Doyle, Joseph Russo, Steve Schirripa. (134 min. ca.)
La storia di Frankie Valli (Young), all'anagrafe Francis Stephen Castelluccio, frontman dei Four Seasons e poi grande solista di successo con hit come Can't Take my Eyes Off You con la sua voce particolare e l'uso di un falsetto a volte stridulo.


























Basato sul musical omonimo di Marshall Brickman e Rick Elice e sceneggiato da John Logan, è un film biografico molto standard che si prende pochissime libertà (i pre-titoli di coda forse sono la parte migliore con Christopher Walken che balla insieme a tutto il cast) e racconta situazioni banali della scalata verso la notorietà più solida, i legami con la mafia, le liti con il gruppo e la riappacificazione finale.
Niente di nuovo, ma Eastwood come al solito ci sa fare e si è messo alla prova dirigendo un genere inconsueto per lui, il musical.
Carina l'idea (già dall'inizio) degli attori che parlano in camera direttamente al pubblico anche durante le performance - con la musica sospesa dunque - ma dopo un po' diventa ripetitiva.
Come con J. Edgar anche qui il trucco dei personaggi invecchiati è a dir poco ridicolo e fintissimo (in questo caso viene esaltato dalle luci schiaffate in faccia che fanno vedere bene le maschere, i ceroni e i parrucchini che perdono i peli).
I protagonisti sono in parte ma John Lloyd Young - che pure ha vinto molti premi per lo stesso ruolo a teatro - è antipatico, non sempre convincente seppur bravo. Vincent Piazza nel ruolo di Tommy DeVito ha soltanto la faccia giusta ma non è molto in parte. Meglio Michael Lomenda che interpreta Nick Massi.
Girato indubbiamente bene, senza buchi di sceneggiatura, non aggiunge e non toglie niente, non c'è fa una grande introspezione psicologica del personaggio (come ad esempio succedeva in Walk The Line* la biografia su Johnny Cash), si limita a mostrare (accarezzando gli attori con bei primi piani). I numeri musicali sono validi e comunque non è un musical classico ma una biografia/musicale.
Uno dei film minori di Eastwood senza dubbio.
Da vedere per curiosità. Consigliato (a metà).

*Mia recensione

Voto: **1/2








Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











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