domenica 17 luglio 2016

CULT - Scandalo al sole di Delmer Daves, melodramma sentimentale più hollywoodiano che mai che però parla di temi tabù e molto espliciti per quegli anni. Purtroppo nel finale si adagia sugli stereotipi di genere. Con "l'innocente" Sandra Dee e la memorabile colonna sonora di Max Steiner

Oggi vi voglio parlare di un film di moltissimi anni fa. Un film hollywoodiano e di maniera che però tratta dei temi particolari per l'epoca.
Mi riferisco a Scandalo al sole di Delmer Daves.
Ecco la recensione:





Scandalo al sole (A Summer Place) di Delmer Daves del 1960. Con Sandra Dee, Troy Donahue, Richard Egan, Dorothy McGuire, Constance Ford, Arthur Kennedy, Beulah Bondi, Jack Richardson, Martin Eric. (130 min. ca.)
La famiglia Jorgenson va a trascorrere l'estate a Pine Island, nel Maine presso gli Hunter, ormai in bancarotta. Nascerà l'amore tra i giovani Molly Jorgenson (Dee) e Johnny Hunter (Donahue), contrastato dalla madre bigotta e retrograda Helen (Ford). Ed intanto si riaccenderà la passione mai sopita tra Ken (Egan), il padre di Molly, e Sylvia Hunter (McGuire). Ovvio che tutto ciò darà di cui parlare ai giornali e rovinerà le due famiglie. Almeno momentaneamente. 











Melodrammone sentimentale che tocca temi tabù per la Hollywood dell'epoca, con un linguaggio a volte anche esplicito, sui primi approcci sessuali, le conseguenze, le relazioni extraconiugali. La prima parte del film funziona, ha dialoghi acuti e provocatori, che punzecchiano anche lo spettatore di oggi. 
Purtroppo però, mano a mano gli sterotipi di genere si fanno più pesanti, la vicenda viene infarcita di coincidenze forzate (Molly aspetta già un bambino dopo la prima notte d'amore?), si adegua al manierismo e tutto prende una piega stucchevole. 
Il cast è azzeccato con attori da fotoromanzi. Chi si fa ricordare è soprattutto Sandra Dee, l'innocentina che pare tanto casta e pura. Non è brava, non è espressiva e neanche così bellona, eppure funziona, è perfetta nel ruolo della "fidanzatina d'America". Bravissima Constance Ford che ha il piglio giusto, la faccia giusta, si fa odiare. 
Un film cult che ha segnato i tempi ed è memorabile anche per il famoso tema portante composto da Max Steiner, oltre che per le scenografie, gli ambienti, le atmosfere. 
Da vedere (con un occhio critico, contestualizzandolo). Consigliato. 


Voto: ***








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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