giovedì 7 luglio 2016

CULT anni '80 - L'anno del dragone di Michael Cimino, poliziesco/thriller con una buona dose di azione ricco di atmosfera e con personaggi ben caratterizzati. Ottimo il protagonista Mickey Rourke

Oggi vi voglio parlare di un un film di parecchi anni fa. Un film di un grande regista che è purtroppo appena scomparso. Con un protagonista bravissimo.
Mi riferisco a L'anno del dragone di Michael Cimino.
Ecco la recensione:





L'anno del dragone (Year of the dragon) di Michael Cimino del 1985. Con Mickey Rourke, John Lone, Ariane Koizumi, Leonard Termo, Raymond Barry, Caroline Kava, Eddie Jones, Joey Chin, Victor Wong, Dennis Dun. (134 min. ca.)
A Chinatown le bande criminali comandati dalla mafia cinese stanno mettendo a soqquadro il quartiere provocando morti e disordini in particolare per la spartizione del traffico di droga. Il nuovo capitano di polizia Stanley White (Rourke), polacco, reduce del Vietnam, decide di prendere in mano la situazione stando alle costole del nuovo boss Joey Tai (Lone). Comincerà anche una relazione con la reporter cinese Tracy Tzu (Koizumi) che diventerà sua fonte di informazioni. La situazione rovinerà definitivamente il suo rapporto con la moglie Connie (Kava), oltre che metterla in serio pericolo (ma anche lui e i suoi collaboratori rischieranno la vita). 
















Commistione riuscita tra poliziesco/thriller e azione. Basato sul romanzo omonimo di Robert Daley, è un film molto solido, diretto con intelligenza. 
Mette tanta carne al fuoco ma sa anche come gestirla. Crudo, molto violento (le scene delle sparatorie sono eccezionali, di grande impatto), sa andare a fondo, scava nella psicologia dei personaggi (la cui caratterizzazione è perfetta). 
Il cast è in parte. Mickey Rourke riesce sempe con disinvoltura ad interpretare i ruoli complessi di uomini forti che nascondono fragilità, solitudine e sofferenza. Grande performance sentita e toccante. John Lone è come al solito impeccabile. Tutti gli altri sono un buon supporto. 
Uscito cinque anni dopo il flop del meraviglioso I cancelli del cielo*, non è la solita pellicola di mafia cinese un po' macchiettistica. 
Il recentemente compianto Michael Cimino (che ha scritto la sceneggiatura insieme ad Oliver Stone), sembra realmente capire l'ambiente nel quale si aggira e con fascino, suggestione e senza mezzi termini lo riporta sul grande schermo. 
C'è addirittura spazio per una storia d'amore (anzi, due, comprendendo anche il rapporto di Stanley con la moglie Connie. Bellissima la scena della discussione che sfocerà in tutt'altro): anomala - come si conviene nelle sue opere - tormentata e, alla fin fine, tenera. 
Intrattenimento d'autore per un film mai banale o scontato nonostante il cliché poliziesco del giustiziere contro il mafioso di turno. Al contrario, alcuni colpi di scena sono azzeccati e fanno sobbalzare. 
Da vedere assolutamente. Consigliatissimo. 

*Mia recensione
Voto: ***1/2/****









Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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