lunedì 7 dicembre 2015

Mosquito Coast di Peter Weir, film drammatico/d'avventura inquietante e suggestivo. Con un grande Harrison Ford

Oggi vi voglio parlaredi un film di parecchi anni fa. Un film drammatico non troppo conosciuto di un regista invece molto noto e apprezzato. Con un cast di attori famosi, tra l'altro.
Mi riferisco a Mosquito Coast di Peter Weir.
Ecco la recensione:





Mosquito Coast (The Mosquito Coast) di Peter Weir del 1986. Con Harrison Ford, Helen Mirren, River Phoenix, Conrad Roberts, Andre Gregory, Martha Plimpton, Dick O'Neill, Jadrien Steele, Michael Rogers, Hilary Gordon, Rebecca Gordon. (117 min. ca.)
Allie Fox (Ford), americano marito e padre di quattro figli, è un inventore anticonformista e idealista, gran contestatore. Decide di partire per la Mosquito Coast in Honduras ed installare lì nella giungla una macchina per il ghiaccio. Le condizioni precarie peggiorano con l'arrivo di tre banditi. Inoltre, deve fare i conti anche con un prete "predicatore" del luogo (Gregory). 























Tratta dal romanzo omonimo di Paul Theroux, è una pellicola drammatica e d'avventura visionaria ed inquietante. 
Il delirio di onnipotenza e la follia idealista/anticapitalista di quest'uomo fagocita se stesso e la sua famiglia. Gli intenti positivi iniziali si trasformano in un incubo e le sue idee sono forse più estreme o addirittura paragonabili a quel prete che lui tanto odia. 
Girato benissimo, con inquadrature meravigliose della natura selvaggia, scritto magnificamente da Paul Schrader, pecca soltanto nel finale un po' troppo tirato via. 
Ma ha dalla sua un cast eccezionale. A partire dal protagonista. Un Harrison Ford in uno dei ruoli più riusciti della sua carriera: totalmente in parte e disturbato. Ha la fisicità, l'espressività e il piglio giusti. Helen Mirren interpreta una moglie totalmente servile ma spaventata in modo molto naturale. Ci sono anche i giovanissimi River Phoenix (sempre in gamba) e Martha Plimpton. E una simpatica spalla qual è Conrad Roberts. 
La recitazione è comunque sopra le righe, così come tutta la vicenda, che appare subito fuori da tutti gli schemi. 
Si parla anche di ecologia, in modo un po' superificiale ma viene trattata nel momento in cui succede il disastro. 
Come sempre Peter Weir riesce a creare un clima suggestivo e minaccioso solo con poche inquadrature, senza mai far vedere più del dovuto, suggerendo la violenza, la paranoia senza mostrarla esplicitamente. Qualità rara. 
Non è un film perfetto poiché molte cose appaiono finte, telefonate, altre forzate, eppure funziona. Anche per il ritmo sempre teso, per l'uso funzionale degli ambienti (alcune scene stupiscono per il realismo: quella della tempesta ad esempio). 
Grande apporto del fidato Maurice Jarre che sa creare tensione fin dai titoli di testa. 
Da vedere. Consigliatissimo.


Voto: ***/***1/2






Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












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2 commenti:

  1. Film memorabile, ne ho un bel ricordo, mi hai fatto venire voglia di rivederlo.

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