lunedì 23 ottobre 2017

IN SALA - It di Andy Muschietti, horror basato sull'omonimo romanzo di Stephen King. Belle atmosfere trasposte negli anni '80, perciò con quell'effetto nostalgia che non può non colpire e non renderlo simpatico. Ottima anche la tematica dell'amicizia tra ragazzini, ma come paura non ci siamo: i jumpscare sono prevedibilissimi. Un peccato

Oggi vi voglio parlare di un film da giovedì scorso nelle sale. Un film horror che subito si è imposto al botteghino, essendo molto atteso.
Mi riferisco a It di Andy Muschietti.
Ecco la recensione:





It di Andy Muschietti del 2017. Con Jaeden Lieberher, Bill Skarsgård, Wyatt Oleff, Jeremy Ray, Sophia Lillis, Finn Wolfhard, Jack Dylan Grazer, Chosen Jacobs, Nicholas Hamilton, Jackson Robert Scott. (135 min. ca.)
La trama è nota, essendo il film basato sull'omonimo romanzo di Stephen King ed essendo famosissima la serie tv che nel 1990 aveva terrorizzato i bambini nati negli anni '80.


















Sì, è ritornato il clown Pennywise a terrorizzare un gruppo di ragazzini di Derry.
Horror ambientato negli anni '80 per un effetto nostalgia assicurato (punta come target ovviamente a quei bambini ormai più che adulti, oltre ad altre fette di pubblico).
Ed è proprio questa l'arma a doppio taglio. Se già la serie puntava molto sull'aspetto à la Stand By Me (altra opera - racconto - di King a cui era seguita una meravigliosa pellicola di Rob Reiner), qui l'effetto raddoppia, tanto da apparire ridonante sul resto.
Infatti, a parte le risate qua e là per le battute dei protagonisti, l'efficacia della parte visiva, della scenografia, del trucco, la colonna sonora anonima ma peculiare, ecc..., il film in sé non fa realmente paura.
I jumpscare sono telefonatissimi, prevedibili: solo in una o due occasioni sono celati perciò riusciti. Ovviamente la messa in scena è tutt'altra cosa rispetto alla serie (che è invecchiata maluccio, ma nonostante tutto si lascia vedere), tuttavia neanche il bravo Bill Skarsgård e i suoi dentoni aguzzi riescono ad incutere più di tanto timore (semmai disgusto).
Fin dall'inizio, d'accordo, c'è atmosfera, c'è suggestione, ma non un subdolo terrore.
È anche vero che questo è un horror dall'impianto classico e di puro e semplice intrattenimento.
Ed infatti intrattiene, non annoia, diverte addirittura, ma è un prodotto piuttosto fine a se stesso.
Con una regia davvero impeccabile (alcune panoramiche sono meravigliose), per carità, e una fotografia altrettanto puntuale.
Per non parlare del cast: tutti davvero molto bravi. Jaeden Lieberher (ricordiamolo in St. Vincent*) è carismatico al punto giusto. Sophia Lillis adorabile nei panni della sfortunata Bev.
Anche la sceneggiatura non è affatto male, eppure... eppure potrebbe lasciare indifferenti.
Ben fatto, simpatico (e ha tutto ciò che serve per piacere), ma lì finisce.
Ciononostante, urge la seconda parte (questo è il Capitolo uno), per capire se l'effetto Goonies passerà riuscendo ad essere presa sul serio come opera a tutto tondo.
Comunque da vedere al cinema. Consigliato.

*Mia recensione
Voto: **1/2/***





Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?














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