lunedì 2 ottobre 2017

3 Generations - Una famiglia quasi perfetta di Gaby Dellal, commedia drammatica che tratta il tema della transizione (cambio del sesso) da parte di una ragazza di sedici anni. Qualche caduta di ritmo qua e là, ma il cast è in gamba: soprattutto la protagonista Elle Fanning

Oggi vi voglio parlare di un film recente. Una commedia drammatica passata un po' in sordina, ma piuttosto interessante. Soprattutto per il tema trattato. E il cast.
Mi riferisco a 3 Generations - Una famiglia quasi perfetta di Gaby Dellal.
Ecco la recensione:






3 Generations - Una famiglia quasi perfetta (3 Generations) di Gaby Dellal del 2015. Con Elle Fanning, Naomi Watts, Susan Sarandon, Linda Emond, Tate Donovan, Sam Trammell, Maria Dizzia. (87 min. ca.)
Ramone (Fanning) è un'adolescente di sedici anni che sta passando un periodo molto complicato della sua vita: ha deciso di intraprendere le terapie mediche a base di testosterone per cambiare sesso. Infatti fin da quando era piccola si sente un maschio e da un po' si fa chiamare Ray. Il problema è che per affrontare questo percorso ha bisogno della firma della madre Maggie (Watts), inizialmente molto convinta e poi un po' in crisi, e del padre Craig (Donovan), che non vede da dieci anni e che subito si dimostra contrario. 


















Commedia drammatica che parla di un tema piuttosto sconosciuto qui in Italia, quale la transizione da un genere all'altro. 
Interessante per come viene affrontato: con la giusta leggerezza e la capacità di sdrammatizzare lasciata ai personaggi di Susan Sarandon e di Linda Emond, le "nonne" di Ray. 
Il cast è all'altezza. La protagonista Elle Fanning stupisce per la naturalezza con la quale affronta il ruolo. Inoltre è espressiva, molto tenera. Naomi Watts è sempre all'altezza di qualsiasi parte. Susan Sarandon ovviamente è più che in gamba e molto simpatica. 
Gli unici difetti del film sono il non andare in profondità della questione: sarebbe stato molto piacevole capire di più quel mondo e le modalità del processo di transizione, invece è tutto focalizzato sulla vicenda familiare. 
Poi il ritmo è abbastanza incostante. 
E le varie trovate creative di Ray che si riprende e crea una specie di vlog risultano troppo cadenzate e meccaniche. 
Nonostante tutto però è un film che ha il merito di parlare di un argomento delicato (ma che esiste. E sempre di più nella nostra società) in modo piuttosto convincente. Insomma, è già grasso che cola che sia stato realizzato. E in modo non pietistico e senza essere strappalacrime, tra l'altro. Cosa importantissima e non scontata.
Da vedere per curiosità. Consigliato. 


Voto: **1/2/***






Il trailer:








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












  
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