venerdì 14 luglio 2017

Viaggio sola di Maria Sole Tognazzi, commedia drammatica che riflette sul confine tra libertà e solitudine. Ha un cast azzecato con un cameo molto particolare: quello dell'attrice inglese Lesley Manville

Oggi vi voglio parlare di un film piuttosto recente. Un film italiano diretto da una regista davvero interessante per le tematiche scelte, coraggiose e delicate, affrontate sempre con una certa ironia di fondo.
Mi riferisco a Viaggio sola di Maria Sole Tognazzi.
Ecco la recensione:






Viaggio sola di Maria Sole Tognazzi del 2013. Con Margherita Buy, Stefano Accorsi, Fabrizia Sacchi, Gianmarco Tognazzi, Alessia Barela, Lesley Manville, Fausto Maria Sciarappa. (85 min. ca.)
Irene (Buy) è un'ispettrice di hotel di lusso sempre in giro per lavoro. Single, può contare sempre sul suo migliore amico Andrea (Accorsi) col quale aveva avuto una storia ed è in conflitto con la sorella Silvia (Sacchi), la quale le rimprovera il fatto di non avere una vita, di essere arida di sentimenti, tutta presa da se stessa. Durante un soggiorno a Berlino, l'incontro con Kate (Manville), un'antropologa inglese che sa il fatto suo, la farà riflettere e mettere in discussione quelli che per lei erano valori consolidati.














Commedia drammatica che sostanzialmente racconta una storia semplice, anche banale, se vogliamo, ma che ha il suo punto di forza nel saper fare un ritratto non soltanto la donna nella nostra epoca, ma anche far riflettere, per l'appunto, sui concetti di solitudine e libertà (che a volte vanno di pari passo, possono essere una scelta, oppure no). Inoltre i toni e i modi sono accattivanti, mai pedanti.
Il cast è buono. Margherita Buy è un'ispettrice/critica molto credibile, con quella pignoleria e sorta di rigidità, mista a isteria e frustrazione tipiche dei suoi personaggi (un suo marchio di fabbrica se vogliamo). Ma tutti, seppur compaiano relativamente per poco, risultano piacevoli. Inoltre l'"acquisto" di Lesley Manville attrice feticcio meravigliosa di Mike Leigh (ma non solo) è stato un vero colpaccio, una scelta felice, quanto altrettanto breve: un'interpretazione incisiva e sentita.
Un film delicato, ironico, ben scritto dalla regista insieme a Ivan Cotroneo e a Francesca Marciano (gli stessi autori di Io e lei*).
Privo di prolissità (la durata ne è la testimonianza) con una buona caratterizzazione dei personaggi, pecca nel montaggio poco curato e troppo serrato.
Piacevole e diverso dal solito.
Ha avuto, giustamente - bisogna ammetterlo - successo.
Da vedere. Consigliato.

*Mia recensione
Voto: ***





Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











  
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