sabato 15 luglio 2017

A letto con il nemico di Joseph Ruben, thriller dall'impianto anni '90 - e figlio dei suoi tempi - costruito a tavolino per scatenare determinate reazioni nello spettatore. Con una giovanissima Julia Roberts e un cattivo, Patrick Bergin, che incute realmente timore

Oggi vi voglio parlare di un film di parecchi anni fa ormai. Un thriller di cassetta, con tutti gli elementi al loro posto e con un cast in parte (con una giovane e amatissima attrice come protagonista).
Mi riferisco ad A letto con il nemico di Joseph Ruben.
Ecco la recensione [ATTENZIONE, SPOILER]:





 
A letto con il nemico (Sleeping with the Enemy) di Joseph Ruben del 1991. Con Julia Roberts, Patrick Bergin, Kevin Anderson, Elizabeth Lawrence, Kyle Secor. (96 min. ca.)
Laura (Roberts) è sposata con Martin Burney (Bergin) con il quale vive in una casa moderna a Cape Code. Sembrano una coppia felice e appassionata, eppure Martin continua a mostrare nel privato una personalità ossessivo-compulsiva/di controllo che sfocia anche nella violenza domestica. Laura spaventata e al limite della sopportazione, scappa di casa approfittando di un incidente in mare, fingendosi morta. Ma il marito continuerà a darle la caccia. 

























Thriller alimentare - basato sul romanzo omonimo di Nancy Price - con la giusta colonna sonora composta da Jerry Goldsmith, dalla atmosfere torbide e malate costruito a tavolino per spaventare o far provare empatia nei confronti della "fidanzatina d'America" di allora Julia Roberts, cadendo talvolta nel patetico e nel ridicolo. 
Ma, nonostante ciò e nonostante l'effetto molto telefonato, alcune scene funzionano bene (e sono state addirittura parodiate o imitate) e la suspense è sempre costante, bisogna ammetterlo. Cult il finale trash-horror con Martin che sembra non voler morire mai. 
Il cast è azzeccato. A parte la dolce e sempre sorridente Roberts e il romantico Kevin Anderson, chi convince è soprattutto il suddetto Patrick Bergin inquietante con uno sguardo costantemente da disturbato. Un cattivo ambiguo molto incisivo. Ed è caratterizzato bene. Certo, ogni elemento viene sbattuto in faccia allo spettatore o viene addirittura troppo anticipato. 
Un film però tutto sommato coinvolgente e appassionante che riesce nei suoi obiettivi, che va preso per ciò che è e va contestualizzato: insomma è il tipico prodotto - innocuo e ingenuo - di genere dall'impianto anni '90 realizzato per diventare un blockbuster e che anche nella pratica riesce ad avere successo (e che successo anche in tv!). 
Da vedere (in lingua orginale. Se si compara col doppiaggio italiano, a parte le belle voci, quest'ultimo è pedestre, con echi e ronzii). Consigliato.


Voto: **1/2






Il trailer:






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?












  
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