Mi riferisco ad Amores Perros di Alejandro González Iñárritu.
Ecco la recensione:
Amores Perros di Alejandro
González Iñárritu del 2000. Con Gael García Bernal, Álvaro
Guerrero, Goya Toledo, Vanessa Bauche, Emilio Echevarría, Jorge
Salinas, Marco Pérez, Rodrigo Murray, Humberto Busto, Gerardo
Campbell, Rosa María Bianchi, Dunia Saldívar, Adriana Barraza, José
Sefami, Lourdes Echevarría. (153 min. ca.)
Tre storie (episodi separati) apparentemente distanti, di
personaggi di estrazione sociale diversa, si intrecciano tra loro.
Primo capitolo della Trilogia sulla morte (gli altri sono Babel* e 21 grammi) e primo lungometraggio
noto a livello internazionale sceneggiato da Guillermo Arriaga, è
una pellicola con destini che si incrociano e vicende che procedono
parallelamente per poi, in qualche istante - qui mai completamente, ma solo per una circostanza particolare -
avvicinarsi.
Tutti i protagonisti hanno, come da titolo, un amore
assoluto per i cani più che per le persone e lo dimostrano
esplicitamente.
Scene forti, dure, che turbano, dei veri pugni allo
stomaco che sanno però emozionare molto e mostrano (come sempre, nei
lavori di Iñárritu) un senso di inadeguatezza, un'impotenza verso
le cose, una solitudine e un male di vivere che attanaglia, sovrasta.
Girato con sapienza e disinvoltura (bello il riprendere i vari punti
di vista con alcune sequenze ripetute. Espediente adoperato spesso ma
qui particolarmente ben sfruttato. Ritroviamo sempre anche una decostruzione-ricostruzione della narrazione), recitato benissimo da tutti gli
attori che paiono senza sovrastrutture, naturali.
Inquietante,
dolente, di sicuro è un film non facile: alcune immagini fanno
girare lo sguardo. Eppure nulla è gratuito, tutto è al servizio
della trama e coerente con lo sguardo del regista e della sua
poetica. Notevole.
Da vedere assolutamente (quando si è in vena).
Consigliatissimo.
*Mia recensione
Voto: ***1/2
Il trailer:
Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?
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