mercoledì 19 marzo 2014

Un gelido inverno di Debra Granik, film indipendente d'atmosfera che ha fatto conoscere al grande pubblico internazionale Jennifer Lawrence

Oggi voglio parlarvi di un film molto acclamato che a me ha deluso non poco invece, andrò controcorrente, non so: Un gelido inverno. Film indipendente che ha vinto un sacco di premi, è stato nominato per quattro Academy Oscar (ha fatto conoscere Jennifer Lawrence al pubblico e all'industria).
Ecco la recensione:




Un gelido inverno (Winter's Bone) di Debra Granik del 2010. Con Jennifer Lawrence, John Hawkes, Sheryl Lee. (100 min. ca.)
Ree Dolly è una diciassettenne che, in una zona di montagna nel Missouri, si deve occupare della famiglia: fratello, sorellina e la madre malata non più presente a se stessa. Il padre era un produttore di metanfetamine e per questo motivo è stato arrestato. Una volta uscito di prigione, impegnando la fattoria per pagarsi la cauzione, scompare. La ragazza va in cerca di lui poiché se non si presenterà in tribunale verrà confiscata la casa. 




Atmosfere interessanti da film indipendente (lo grida ai quattro venti fin dai primi fotogrammi), fotografia fredda (i colori prevalenti sono il blu, il grigio, un po' di marrone), situazioni estreme e crude. 
Ben realizzata, ben girata e ben recitata, è una pellicola che però alla fin fine non lascia nulla, non colpisce mai del tutto anche quando dovrebbe, non è incisiva (nonostante quanto scritto sopra) e davvero non si capisce come abbia fatto a vincere così tanti premi e ad avere addirittura quattro nomination agli Oscar. Probabilmente è una scelta registica e di toni (che io però non condivido).
Jennifer Lawrence che è tanto simpatica come persona, davvero carismatica e qui si impegna moltissimo, ha però un limite: che sia triste o che sia allegra è sempre monoespressiva, ha i muscoli facciali immobilizzati. Solo in qualche scena risulta davvero convincente. Come per Il lato positivo - Silver Linings Playbook* è sopravvalutatissima (mentre in The Burning Plain è stata davvero impeccabile, bisogna ammetterlo). Però vale lo stesso discorso di prima: probabilmente è una scelta della regista nonché del copione riguardanti la caratterizzazione del personaggio, di mantenere la recitazione sottotono, coerentemente al resto a dire il vero.
Il film è comunque da vedere per curiosità.

*Mia recensione

Voto: **1/2












Il trailer:




Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?






(Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata)

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