giovedì 20 marzo 2014

Il cavaliere elettrico, commedia romantica un po' anomala ma di maniera diretta da Sidney Pollack con la coppia collaudata Redford-Fonda

Oggi vi parlerò di un film molto brevemente. Non avevo troppo da dire su questa pellicola minore di Sidney Pollack, ma dato lui ne è il regista e gli attori sono Robert Redford e Jane Fonda, mi sento in dovere di scrivere due righe. Il film in questione è Il cavaliere elettrico.
Ecco la recensione:




Il cavaliere elettrico (The Electric Horseman) di Sidney Pollack del 1979. Con Robert Redford, Jane Fonda, Willie Nelson. (120 min. ca.)
Storia di un cowboy mezzo alcolizzato (Redford) e famoso ormai soltanto per le pubblicità di cereali scappa con il cavallo dopato utilizzato per questi spot per ridargli la libertà. Lo segue una reporter testarda (Fonda) e all'inizio mal disposta nei suoi confronti (e la cosa è reciproca). Ovviamente scoppierà la passione (duratura o no non lo si saprà) e riusciranno nell'intento. 




Commedia romantica animalista datata, per nulla innovativa (in quegli anni si sarebbe potuto osare) e molto di maniera che non prende mai davvero nonostante il regista e nonostante gli attori. Si fa guardare ma è davvero senza infamia e senza lode. La satira sul mondo della pubblicità e sulla tv è davvero all'acqua di rose. L'incipit è prolisso e noioso.
Comunque Redford e la Fonda sono una coppia collaudata dai tempi di A piedi nudi nel parco di Gene Saks del 1967. Lei è di una bravura incredibile, sempre in parte, sempre convincente e spontanea. Lui è come al solito meraviglioso in tutto e per tutto (non soltanto per il l'aspetto fisico). 
Bell'atmosfera generale, ma è troppo finto, anche la storia d'amore sembra forzata. Una nota di merito per l'happy end a metà.
Da vedere solo per curiosità e adatto per chi "venera" i due protagonisti (come la sottoscritta).


Voto: **1/2 (Solo per Redford, la Fonda e il regista Sidney Pollack)










Il trailer:




Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?






(Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata

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