sabato 31 dicembre 2016

Love Streams - Scia d'amore di John Cassavetes, dramma su due fratelli dalla vita disastrata che finiscono per aiutarsi l'un l'altra... forse. Un film bizzarro, sperimentale (come sempre), con due grandi protagonisti (Gena Rowlands è impareggiabile)

Oggi vi voglio parlare di un film di parecchi anni fa. Un film di un autore che io amo particolarmente (anche come attore però). Un dramma molto intenso e originale. Con un'ottima protagonista.
Mi riferisco a Love Streams - Scia d'amore di John Cassavetes.
Ecco la recensione:





Love Streams - Scia d'amore (Love Streams) di John Cassavetes del 1984. Con Gena Rowlands, John Cassavetes, Diahnne Abbott, Seymour Cassel, Margaret Abbott, Jakob Shaw, Eddy Donno, Joan Foley, Al Ruban, Tom Badal. (141 min. ca.)
Sarah (Rowlands) e Robert (Cassavetes), sono due fratelli. Lui uno scrittore di romanzi erotici dedito a vizi, con figli e amanti sparsi qua e là. Lei divorziata da Jack (Cassel) e in battaglia con lui per l'affido della figlia Debbie. Inoltre Sarah è una donna fragile, con disturbi psichici (spesso cade a terra, catatonica), sempre dentro e fuori dalle cliniche. Durante l'apice del loro disagio esistenziale e del caos delle loro vite si rincontreranno e proveranno a vivere assieme per prendersi cura l'uno dell'altra. 




















Film drammatico tratto da una pièce teatrale di Ted Allan (che ha curato la sceneggiatura a quattro mani col regista). 
Bizzarro, sperimentale, fuori dalle regole e veramente anticonvenzionale (non per modo di dire o, come capita spesso, solo provocatorio). 
Quest'opera che sembra ripercorrere certi schemi e certe situazioni del magnifico Una moglie (di dieci anni prima), ha tanto da dire sulle relazioni strampalate dei protagonisti. 
Cassavetes d'altronde è specializzato nel rappresentare con estro i rapporti disfunzionali e il suo stile registico, che travalica sempre le regole (e così anche il montaggio) con grande attenzione sui volti, sugli sguardi, sui particolari del viso (anche le rughe ben in evidenza). 
Il cast è ovviamente eccezionale. Solo Gena Rowlands riesce a calarsi nei ruoli di donna completamente esaurita senza essere fastidiosa, seppur borderline, con un'interpretazione volutamente sopra le righe. Meravigliosa, passionale, spontanea, tenera, totalmente al servizio del marito. John Cassavetes sa dare al suo personaggio uno spessore che crea repulsione e al contempo simpatia. Quel suo essere patetico e quasi senza speranza (come la sorella) è reso benissimo, con molte sfumature. Compare poco, ma Seymour Cassel ha la faccia caratteristica e il piglio giusto. 
Un film strambo (come al solito), intenso, con alcuni momenti folli ed altri più tranquilli, dai tempi dilatati. 
Questo significa essere creativi: che genio Cassavetes e che geni lui e la Rowlands! (Ottima anche la colonna sonora. Alcuni brani sono proprio azzeccati). 
Da vedere (anche se non è di facile fruizione). Consigliatissimo. 


Voto: ***1/2








Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?













Chiunque volesse prendere le recensioni citi questo blog. Riproduzione riservata

Nessun commento:

Posta un commento