martedì 6 dicembre 2016

Bridget Jones's Baby di Sharon Maguire, terzo capitolo sulla simpatica zitellona inglese, qui alle prese con un altro triangolo (che comprende nuovamente Mark Darcy) e con un bambino (in arrivo). Mediocre, senza brio

Oggi vi voglio parlare di un film uscito poco tempo fa nelle sale e che ha avuto un grande successo.
È il terzo film di una saga amatissima.
Mi riferisco a Bridget Jones's Baby di Sharon Maguire.
Ecco la recensione:





 
Bridget Jones's Baby di Sharon Maguire del 2016. Con Renée Zellweger, Colin Firth, Patrick Dempsey, Emma Thompson, Sarah Solemani, Sally Phillips, James Callis, Shirley Henderson, Neil Pearson, Kate O'Flynn, Jim Broadbent, Gemma Jones, Celia Imrie, Joanna Scanlan, Patrick Malahide, Ed Sheeran. (122 min. ca.)
Bridget Jones (Zellweger) è arrivata alla bellezza di quarantatrè anni, ha finalmente delle soddisfazioni professionali ma è di nuovo single. Durante un campeggio per un festival musicale va a letto con Jack (Dempsey), belloccio ricco che ha fatto fortuna creando un "algoritmo dell'amore". Giorni dopo ad un battesimo passerà una notte di passione con il suo ex e suo più grande amore Mark (Firth). Dopo pochi giorni si scopre incinta. Il problema è che non sa chi sia il padre tra i due. 












Terzo capitolo della saga di Bridget Jones, questa volta senza essere basato su un romanzo di Helen Fielding, ma con la regista che aveva diretto la prima pellicola. 
Una specie di revival (senza Hugh Grant) molto sgonfio nonostante le numerose risate (forzate). Le situazioni sono senza brio, il ritmo è altalenante, la sceneggiatura zoppica qua e là (nonostante sia firmata anche da Emma Thompson). 
Il cast funziona con riserva. Renée Zellweger è sempre abbastanza simpatica inizialmente (nonostante il viso stravolto dai ritocchi di chirurgia plastica che le rendono la pelle piena di pieghe appena accenna qualche smorfia tipica del personaggio), ma sembra piuttosto incolore e svogliata. Colin Firth appare invecchiatissimo, spento, imbolsito (anche se sempre elegante). Patrick Dempsey ha una faccia da stoccafisso e ha poca verve anche lui. L'unica veramente simpatica e carismatica è Emma Thompson (se non si fosse limitata - presumibilmente - a mettere il becco solo sulle battute, sarebbe uscita una commedia veramente spiritosa e tagliente. Invece tutto appare scontato, banale). 
Il resto poca roba. Solite volgarità, parolacce a dismisura (va bene che gli inglese non si trattengono, ma c'è un limite) che in Che pasticcio,Bridget Jones!* invece venivano adoperate con parsimonia, dando più spazio alle battute e alle scene comiche. 
Un film mediocre, che si lascia guardare per amore di continuità. Pessima (come di consueto) la colonna sonora (a parte tre o quattro pezzi non recenti). 
Da vedere solo per curiosità. 

*Mia recensione
Voto: *1/2






 Il trailer:






Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?











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