mercoledì 24 gennaio 2018

IN SALA #Oscar2018 #AcademyAwards2018 - L'ora più buia di Joe Wright, film biografico/storico/guerra che parla del periodo di insediamento di Wiston Churchill come Primo ministro della Gran Bretagna e del suo pugno fermo contro Hitler. Gary Oldman magistrale: l'opera sta tutta lì

Oggi vi voglio parlare di un film nei cinema in questi giorni. Un film biografico/storico diretto sì da un bravo regista, ma che ha come punto di forza l'interpretazione dell'attore protagonista.
Mi riferisco a L'ora più buia di Joe Wright.
Ecco la recensione:





 
L'ora più buia (Darkest Hour) di Joe Wright del 2017. Con Gary Oldman, Kristin Scott Thomas, Ben Mendelsohn, Lily James, Ronald Pickup, Stephen Dillane, Nicholas Jones, Richard Lumsden, Jeremy Child, Samuel West, David Schofield, Adrian Rawlins, David Strathairn, Charley Palmer Rothwell. (114 min. ca.)
1940. Dopo le dimissioni di Neville Chamberlain (Pickup), Wiston Churchill (Oldman) diventa Primo ministro della Gran Bretagna. Malvisto inizialmente, dovrà decidere se continuare la guerra (insieme alla Francia) contro la Germania nazista o aprire delle trattative di pace con Hitler. 















Film biografico/storico/guerra piuttosto convenzionale - e romanzato - che in mano a Joe Wright diventa elegante e ha una certa misura, una certa dignità e compostezza. 
Ovviamente è retorico, pulitino, corretto e patriottico (d'altronde il regista è inglese). 
Il ritratto di Churchill è senza sconti da una parte, dall'altra si cerca di farlo risultare simpatico, di puntare sul suo essere goffo, sul suo - per l'appunto - umorismo inglese. 
Ben sceneggiato, avvincente, dal ritmo sempre teso, è un film realizzato con criterio e in linea col genere. 
La regia del suddetto Wright è sempre molto fine e qui è probabilmente più incisivo rispetto ad altre sue opere piatte e freddine (non che questo brilli per calore, tuttavia ha decisamente più intensità), benché appaia più impersonale. 
Il cast è ottimo: su tutti, come è ovvio, Gary Oldman (già vincitore del Golden Globe ed in odore di Oscar. La nomination è tra le sue mani). Magistrale, riesce a raggirare il pericolo di far diventare il suo personaggio una macchietta e di essere sopra le righe: diventa Churchill, vive nella sua pelle, espressivissimo persino sotto il magnifico trucco (altra nomination all'Oscar meritatissima). Ottimo anche Ben Mendelsohn nei panni di re Giorgio VI. 
Un film che, viste le altre pellicole già uscite (ed in uscita, almeno qui da noi), non meriterebbe la nomination all'Oscar come Miglior Film (invece avrebbe meritato una nomination la stupenda colonna sonora armoniosa e vibrante di Dario Marianelli, compositore fidato di Wright, che aveva vinto l'ambita statuetta per Espiazione*). 
Sa intrattenere senza dubbio e non è prolisso, ma a parte la vera chicca, cioè l'interpretazione di Oldman, non si può considerare così eccellente (o addirittura un capolavoro, come viene dipinto per spingere la gente al cinema). 
Comunque da vedere (in lingua originale, vi prego. Doppiato non ha senso). Consigliato. 

*Mia recensione
Voto: ***




 Il trailer:







Voi l'avete visto? Cosa ne pensate?













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